Comitato di Cerro Maggiore presenta reportage fotografico su Chernobyl e progetto di accoglienza per il 2020

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CERRO MAGGIORE – Nuovo impegno del Comitato accoglienza bambini di Chernobyl: una serie di incontri dal titolo “L’eco di Chernobyl: il reportage fotografico e Progetto 2020… L’accoglienza continua”. Le serate, a ingresso libero, si terranno alle ore 20.30 nelle seguenti date e località: giovedì 9 gennaio a San Vittore Olona in oratorio, venerdì 10 a Canegrate al Polo Culturale Catarabia, martedì 14 a Rescaldina all’Osteria del Buon Essere “La Tela” e venerdì 17 a Cerro Maggiore alla biblioteca “Oriana Fallaci”.

Vanetti: «Così ho documentato il ritorno della gente nell’inferno»

Durante le serate sarà presentato il libro fotografico, con testimonianza personale dell’autore Gabriele Vanetti, sulla situazione di Chernobyl a più di trent’anni dal disastro nucleare. «Il 26 aprile 1986 – racconta Vanetti, di Arcisate – alle ore 1.23 avvenne uno dei disastri più gravi che hanno colpito l’umanità: lo scoppio della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. A trent’anni di distanza dal disastro, con la maschera sul volto per filtrare l’aria, il contatore di radiazioni sempre in tasca e l’autorizzazione del governo, ho voluto vedere con i miei occhi per raccontare e riportare alla luce luoghi spettrali e inospitali dove alcune persone cercano di dare un senso alla loro vita che continua e cercano di riparare l’irreparabile. Il mio lavoro racconta e documenta lo stato attuale della zona di esclusione, della centrale nucleare di Chernobyl, della spettrale città di Pripyat, ma soprattutto racconta la storia di diversi uomini e donne che sono tornati a vivere nelle loro vecchie case e che da anni vivono da soli in villaggi completamente abbandonati, al punto che non hanno neanche l’acqua corrente e bevono dai pozzi contaminati dalle radiazioni».

Maggioni: «Una speranza di vita in più per i nostri ospiti»

Durante la serata l’associazione Comitato accoglienza bambini di Chernobyl presenterà inoltre il progetto “2020… L’accoglienza continua”. Bambini e ragazzi di Chernobyl cercano famiglia per una vacanza terapeutica. «Attraverso filmati, testimonianze, motivazioni – spiega Marita Maggioni, presidente del comitato – si vuole condividere la grande importanza che riveste, ancora oggi, l’accoglienza dei bambini di Chernobyl a livello sanitario, terapeutico, affettivo, di solidarietà e volontariato attivo; con un invito alle famiglie che vorranno dare la loro disponibilità a farsi coinvolgere in un’esperienza destinata a dare una speranza di vita in più ai bambini e ai ragazzi ospitati».

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