75 anni fa la deportazione della “Comerio Ercole”. Busto commemora la tragedia

commemorazione deportazione comerio 01

BUSTO ARSIZIO – La commemorazione non solo comprenderà la cerimonia di sabato 12 gennaio al parco Comerio, ma sarà arricchita dalle rappresentazioni teatrali al Fratello Sole, a opera dei ragazzi del Tosi e del Candiani, e dalla mostra delle tavole di Tiziano Riverso. È questo il programma annunciato oggi, martedì 8 gennaio, a Busto Arsizio da Gigi Farioli, assessore all’Educazione, e Manuela Maffioli, assessore alla Cultura, per il settantacinquesimo anniversario della deportazione della commissione interna della “Comerio Ercole”. L’iniziativa è stata promossa insieme alle Rsu della Comerio Ercole S.p.a. e all’associazione di promozione sociale “Noi della Comerio Ercole 1885” con il contributo dell’Anpi, del raggruppamento patriottico divisione “Alfredo Di Dio”, Aned e Camera del Lavoro.

I lavoratori della ditta Comerio

Il 10 gennaio 1944, alcuni lavoratori della ditta Comerio, Vittorio Arconti, Arturo Cucchetti, Ambrogio Gallazzi, Alvise Mazzon, Giacomo Biancini, Guglielmo Toia e Melchiorre Comerio, colpevoli di aver fomentato uno sciopero, vennero arrestati. Solo Comerio, fratello del titolare della ditta, venne rilasciato, mentre gli altri furono deportati nel campo di sterminio di Mauthausen. Arconti, Gallazzi e Cucchetti non fecero ritorno a casa. Mazzon morì qualche mese dopo la fine del conflitto per gli stenti subiti nel campo. La manifestazione ricorderà anche i lavoratori della Comerio che hanno perso la vita per la libertà, i partigiani Giovanni Ballarati, Luigi Caimi, Rodolfo Mara, Bruno Raimondi e Mario Vago.

commemorazione deportazione comerio 02

Il programma

Alle 16 di sabato, all’associazione culturale Spazio Arte Carlo Farioli, in via Pellico 15, sarà inaugurata la mostra di tavole a fumetti di Tiziano Riverso, tratte dalla sceneggiatura di Ernesto Speroni “Una storia che ci appartiene…10 gennaio 1944. La protesta che portò alla deportazione”, da cui è tratta anche la rappresentazione teatrale che andrà in scena al teatro Fratello Sole giovedì 10 gennaio alle 11 (per gli studenti) e venerdì 11 alle 21 (per la cittadinanza). La cerimonia del 12 gennaio comincerà alle 16.30 al parco “Comerio”, dove si trova il monumento a ricordo del tragico avvenimento, con un momento di raccoglimento e posa delle corone. Ci si sposterà poi nella sala conferenze del museo del Tessile in via Volta dove, alle 17, si svolgerà la commemorazione con gli interventi del rappresentante sindacale delle Rsu della ditta Comerio, del sindaco Emanuele Antonelli e dell’oratore ufficiale, Pia Jarach, esperta di didattica della Memoria del Memoriale della Shoah di Milano. Alle 18.30 si terrà la santa Messa nella chiesa San Michele Arcangelo.

Tenere vivi i valori con la cultura

Farioli, nel mettere in luce il senso dell’operazione, «affrontare il futuro senza dimenticare il passato», ha richiamato le parole di Salvemini: «Essendo uomini fallibili non può esistere il paradiso sulla Terra, ma dobbiamo impegnarci nel purgatorio della democrazia senza finire nell’inferno della dittatura».
«La cultura è presente in queste celebrazioni in modo sostanziale, perché è con la cultura che cerchiamo di tenere vivi i valori. Dove c’è memoria, c’è cultura della memoria e non retorica», ha ricordato Maffioli, evidenziando poi come la collaborazione tra Comune, associazioni e scuole risponda alle finalità della Casa del Novecento che, «per quanto riguarda la componente valoriale, non ha bisogno di uno spazio fisico». Tra le operazioni patrocinate dall’assessorato, oltre al totem informativo al parco Comerio, vi è il restauro dell’affresco di Carlo Farioli, realizzato dagli studenti del Candiani attraverso l’alternanza scuola-lavoro. «Un gesto di interesse intorno a una manifestazione che è storica, ma ogni anno si rinnova grazie alla partecipazione dei ragazzi», ha commentato Riccardo Comerio.
Con riferimento al percorso di valorizzazione della memoria avviato da “La storia ci appartiene”, tavolo a cui partecipano sei scuole superiori coordinate da Gigi Farioli, l’assessore all’Educazione ha dichiarato: «Coinvolgiamo i giovani in maniera concreta perché abbiano consapevolezza dei fenomeni storici come strumento per la difesa dei valori. È attraverso loro che passa la memoria».
Sono poi intervenuti i docenti che hanno preparato i ragazzi al progetto, e i dirigenti delle scuole coinvolte, Nadia Cattaneo dell’Ite Tosi e Andrea Monteduro dell’artistico Candiani, che hanno spiegato il percorso storico-didattico compiuto.

commemorazione deportazione comerio – MALPENSA24