BUSTO ARSIZIO – Non solo si renderà omaggio a due miti della musica italiana ma si terrà anche uno spettacolo di burattini per i più piccoli. È quanto succederà il prossimo weekend al Teatro Sociale di Busto Arsizio, dove sabato 12 gennaio alle 21 gli Acqua e Sale eseguiranno brani senza tempo di Mina e Adriano Celentano come “Brava”, “Grande Grande Grande”, “Azzurro” e “Il tuo bacio è come un rock, mentre domenica 13 alle 16.30 verrà rappresentato “Pirù, Pirù”.
Dai tempi di Studio Uno fino a “Le migliori”
I brani proposti spazieranno dai tempi di Studio Uno, celebre varietà in onda sulla Rai tra il 1961 e il 1966, e ancor prima, fino alla storia recente con “Le migliori”, album uscito nel 2016. Adriano Celentano e Mina, coppia d’oro della canzone italiana, nelle loro carriere si sono incrociati e hanno collaborato spesso ma il primo album insieme è arrivato solo nel 1998 con “Acqua e sale”, destinata a diventare uno standard del pop italiano e disco d’oro nel 2017. Dopo quasi vent’anni si sono incontrati ancora per il successore, ottenendo uno straordinario successo, record di vendite e cinque dischi di platino. Al centro dello spettacolo ci saranno i più bei duetti, le più belle canzoni e un po’ di aneddoti e notizie conditi dalla peculiare verve comica di Flavio Furian (visto anche a Colorado su Italia Uno), e dalla vena interpretativa di Ornella Serafini. Avvicinarsi al repertorio di mostri sacri non è mai semplice, ma la formazione triestina lo fa con rispetto e grande passione, in uno spettacolo studiato nei minimi dettagli, dagli arrangiamenti, le dinamiche e le scenografie fino alle videoproiezioni, i costumi di scena e il trucco.
Uno spettacolo premiato con il Fauno d’Argento
“Pirù, Pirù” è uno spettacolo di burattini a guanto in baracca, ispirato al loro repertorio del teatro popolare. Pirù riposa in casa tranquillo e viene visitato dalla Morte, invaghitasi di lui e intenzionata a condurlo via con sè. Riesce a sfuggirle, ma, per una serie di sfortunate e comiche coincidenze, la Morte finisce per rapire proprio sua moglie, Elvira. Pirù viene ingiustamente accusato della sua sparizione moglie, arrestato e condannato, ma riesce a fuggire dal carcere grazie a un patto stretto proprio con la Morte. Quando quest’ultima ritorna per esigere che Pirù mantenga le promesse, egli rifiuta e tra i due si ingaggia una furibonda lotta che porterà alla vittoria di Pirù e alla liberazione di Elvira. Lo spettacolo, rappresentato in più di cinquecento repliche in Italia e nelle tournée estere della compagnia in Belgio, Croazia, Germania, Slovenia, Spagna e Svizzera, nel 1991 è stato premiato con il “Fauno d’Argento” a Silvano d’Orba (AI).