Con gli angeli “senza ali” e con il basco blu le notti di Varese sono meno fredde

Varese dormitorio via maspero city angels

VARESE – Angeli senza ali. Con il basco blu e il giubbotto rosso. Ma anche con mascherina e visiera di protezione per accogliere, nel dormitorio di via Maspero, ricavato al piano terra per l’emergenza freddo, chi non ha un letto dove dormire la notte. Sono 8 i letti a disposizione (in aggiunta ai 25 del dormitorio al piano superiore), sempre pieni. Ogni sera.

Angeli senza ali e con il basco

Sono i City Angels “guidati” da Andrea Menegotto a gestire gli spazi che l’amministrazione comunale ha ricavato al piano terra della palazzina che ospita anche il centro anziani diurno e il dormitorio comunale. Un ambiente che da tre anni apre nel periodo più rigido dell’anno e dove, ogni sera, arriva chi ha quale alternativa una coperta di stelle. Bella ma gelida. Uno spazio per affrontare l’emergenza freddo.

E l’altra sera, come da tradizione, è arrivato anche l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari per portare gli auguri agli ospiti, ai City Angels e consolidare il rapporto di collaborazione in essere tra i Servizi sociali di Palazzo Estense e chi, come gli “angeli” con il basco vive, spesso la notte, accanto al popolo dell’abisso, come Jack London definì in un suo libro coloro che vivevano nella miseria più cupa.

Varese dormitorio via maspero city angels

«E’ uno spazio importante nella rete di supporto alla povertà – spiega Roberto Molinari – Qui i posti non vengono assegnati dai servizi sociali come nel dormitorio al piano superiore. Qui si dà una risposta immediata, seppur con una serie di regole, nei mesi più freddi dell’anno. La gestione di questo servizio è affidata ai City Angels con i quali c’è un costante dialogo. E questo spazio in supporto a chi avrebbe quale alternativa marciapiedi o stazione, rappresenta anche un primo contatto che, in alcuni casi potrebbe poi proseguire con un percorso più strutturato e la presa in carico da parte dell’assessorato».

Rispetto e pulizia

Rispetto delle regole, di vita comunitaria e anti Covid e pulizia di tutti gli spazi messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Sono le cose che si notano prima ancora di entrare negli spazi del dormitorio emergenza freddo. Poi, sotto la guida di Andrea Menegotto si scopre anche la grande organizzazione che c’è dietro la gestione del servizio. Dove l’ospite non può sgarrare: dall’orario serale d’ingresso alla sanificazione delle scarpe, che vengono poi lasciate fuori dall’area dormitorio; ai bagni, dove ogni ospite può prendere una doccia calda e lasciare i vestiti e le borse in un proprio armadietto. «Si entra in ciabatte – spiega il referente degli Angels – e in camera è vietato portare ogni effetto personale per via del Covid». Regole per ridurre al minimo ogni rischio di contagio (mascherina, termoscanner e gel di pulizia mani ormai sono routine). E in caso di presenza di un soggetto positivo c’è uno spazio ad hoc nel dormitorio al piano superiore, struttura dove vigono altre regole, ma con la quale c’è dialogo e collaborazione.

Non solo, perché al dormitorio dell’emergenza freddo la richiesta arriva direttamente da chi ha bisogno di un letto al riparo e vuole un tetto sopra la testa la notte. Ma in caso di bisogno gli Angeli si muovono. Con una squadra che sa come muoversi e entrare in dialogo con chi ha bisogno.

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