Con la ripartenza servono opportunità concrete per le donne

Ivana Perusin, Varese Praticittà

La ripartenza è anche una nuova opportunità, un ripensare al futuro con mente aperta e facendo tesoro degli insegnamenti che abbiamo appreso in questi lunghi mesi di pandemia: penso al valore del prendersi cura delle persone, al “gioco di squadra” che spesso si è reso necessario all’interno delle famiglie per la gestione dei figli e della didattica a distanza, allo sviluppo di una comunicazione più inclusiva per raggiungere ogni cittadino sul territorio, e molto altro.

Il ruolo delle donne in questo periodo di crisi è stato ed è paradossalmente più necessario che mai e allo stesso tempo più sacrificato. Da un lato noi donne siamo la categoria che ha lavorato di più in questi mesi, occupandoci in prevalenza di attività necessarie, e dall’altro siamo coloro che hanno perso il più alto numero di posti di lavoro, riportando la percentuale delle donne occupate a 4 anni fa.

Il rischio è quello di ricadere nei soliti schemi, nella ricerca di stili di leadership “classici”, mentre sarebbe opportuno valorizzare ed integrare con maggiore forza e decisione altre caratteristiche che tradizionalmente sono più appannaggio dell’identità femminile, come la capacità di ascoltare, l’intelligenza emotiva, l’empatia, la capacità di costruire reti di collaborazione e partecipazione, oltre ad una maggiore concretezza nel risolvere i problemi.

Le stesse caratteristiche che nei miei primi anni di attività in azienda erano considerate il mio limite: venivo definita “troppo collega” per poter ambire a posizioni di crescita. Nel tempo le aziende, in particolare le grandi industrie, hanno compreso l’importanza della diversità di genere ed addirittura l’essere “troppo collega” è diventata una delle competenze fondamentali per lo sviluppo lavorativo, al pari di conoscenze tecniche e professionali.

Noi di Varese Praticittà consideriamo il genere come uno degli elementi cardine che sostengono il nostro progetto civico, la diversità che è Valore Organizzativo imprescindibile per affrontare la complessità. L’importanza data al dialogo e all’ascolto spesso fa fatica a prendere piede nella pratica. Ritengo che siamo arrivati al punto in cui sia necessario fare uno scatto in avanti a livello concreto, proponendo azioni reali che possano costruire un modello diverso e più completo, senza credere che esistano soluzioni facili e attribuendo alle quote rosa il giusto ruolo, quello di forzare il sistema per spingerlo al raggiungimento di una parità effettiva, senza costituire di per sé la soluzione del problema nel lungo termine.

Il confronto è aperto, chiunque volesse può inviarci il proprio contributo, anche privatamente.

Ivana Perusin, assessore di Varese allo Sviluppo delle attività produttive e semplificazione e componete di Varese Praticittà

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