Contagio, «i numeri non ci preoccupano». Gallera vuole i soldi del Mes per la sanità

L'assessore Giulio Gallera

MILANO – Il contagio in Lombardia continua ad essere sotto controllo, con meno di 100 nuovi casi positivi, 98 su 9.440 tamponi, e 36 ricoverati in meno di ieri. Ma nel report di oggi, 2 luglio, compaiono altri 21 decessi, che però non sarebbero da attribuire alle ultime 24 ore ma, come precisa Regione, «sono riferibili alla tempistica con cui le anagrafi comunali e gli ospedali ci comunicano tali dati». E di fronte a «numeri che non ci preoccupano», l’assessore al welfare Giulio Gallera si mostra pronto a «spendere i soldi del Mes» per la sanità lombarda.

Il riepilogo dei numeri

«Continua il decremento del numero dei ricoverati (-36) e aumenta quello dei guariti (+188) – sottolinea l’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera – da segnalare inoltre che, relativamente ai 98 casi positivi, 30 fanno riferimento a test sierologici e 36 sono debolmente positivi. Per quanto riguarda i decessi, che purtroppo oggi sono 21, va sempre sottolineato che questi aggiornamenti sono riferibili alla tempistica con cui le anagrafi comunali e gli ospedali ci comunicano tali dati». Per quanto riguarda i dati nelle province, solo a Milano e Bergamo l’incremento è a due cifre, mentre in provincia di Varese si registrano altri 5 casi positivi.

«I numeri oggi non ci preoccupano»

Insomma, quelli del Covid in Lombardia sono numeri che «non preoccupano» Gallera, intervistato dal TgCom24, perché «i ricoverati in tutta la Lombardia sono meno di 250 e abbiamo 41 persone in terapia intensiva. Il numero di persone che ha un bisogno acuto è limitato. La maggior parte dei pazienti positivi che individuiamo o sono asintomatici che possono stare a casa a curarsi o debolmente positivi». In più, assicura l’assessore, la minaccia ora è nota: «Noi siamo stati colpiti alle spalle da qualcosa che non conoscevamo. Oggi lo conosciamo, il sistema lo stiamo mettendo a punto, non solo negli ospedali, dove la Regione Lombardia ha dimostrato di saper modificarsi per reggere l’urto, ma anche sul territorio c’è qualche protocollo farmacologico e un sistema di sorveglianza molto strutturato. Saremo più pronti se dovesse esserci una recrudescenza. Ma nessuno può dire se ci sarà o meno».

I soldi del Mes? «Sapremmo come spenderli»

Ma per rafforzare il sistema sanitario regionale, l’assessore Gallera non disdegnerebbe i miliardi del Mes, il meccanismo europeo di stabilità da cui l’Italia potrebbe ottenere 36 miliardi per spese sanitarie, di cui poco meno di 6 destinati proprio alla Lombardia. «Assolutamente sapremmo come spenderli – sostiene Gallera – bisogna rinnovare, ristrutturare e mantenere i nostri ospedali. E poi c’è il grande tema della medicina del territorio, di utilizzare le autostrade telematiche per accompagnare i pazienti nel loro domicilio. Quella è una grande partita che necessita di investimenti. Il modo per spenderli lo troveremmo». Ma il Mes è osteggiato da Lega e Fratelli d’Italia, gli alleati in Regione di Forza Italia, il partito di Gallera. Che invece sostiene la necessità di utilizzare quelle risorse, visto che verrebbero erogate senza condizionalità e ad un tasso d’interesse più basso di quello dei buoni del tesoro.

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