Coppia di legnanesi “prigioniera” a Bastia sul traghetto per uno sciopero

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LEGNANO – Ventiquattro ore in “ostaggio” del traghetto fermo nel porto, senza poter né scendere né partire. Così hanno trascorso la domenica 500 passeggeri imbarcatisi sul traghetto Moby Zazà (nella foto in alto) a Bastia, in Corsica, e diretti a Genova. Fra loro, molti turisti italiani compresa una coppia di Legnano, Luca Comerio e la moglie Cristina Ferro, medico. Uno sciopero dei lavoratori locali ha impedito al traghetto di lasciare il porto, destinazione Genova, dov’era atteso per le 18.30. Il Moby Zazà è invece rimasto attraccato per tutta la notte. La sospirata partenza dovrebbe avvenire nella mattinata di lunedì 24 giugno.

A bordo in 500, anche una donna in gravidanza

«Dovevamo rientrare dopo una vacanza in Corsica – racconta Luca dalla cabina del traghetto dov’è alloggiato – invece siamo rimasti fermi nel porto di Bastia da domenica mattina. Una protesta dei dipendenti di una compagnia di navigazione corsa, e non dei portuali, come hanno scritto alcuni media italiani, ha bloccato tutto il porto, con mille persone già a bordo di due navi, mentre un’altra per Tolone è stata cancellata. La polizia? Non si è vista, e pensare che i manifestanti non erano più di trenta. Hanno tenuto in ostaggio il porto, in barba a ogni legge. Le ragioni della protesta saranno anche giuste, ma non è questo il metodo. Fra l’altro abbiamo a bordo anche una donna in gravidanza». La mancata partenza ha comportato l’alloggio e l’assistenza impreviste a bordo di centinaia di persone.

«Nessuna assistenza dall’autorità portuale»

«L’autorità portuale ha pensato solo ai manifestanti, portando loro bottiglie d’acqua – prosegue Luca Comerio, che ha raccontato ora per ora la sua giornata sulla sua pagina Facebook –. A chi, come noi, aveva solo il passaggio ponte la compagnia di navigazione ha dato una cabina, pasti e acqua. Il personale della Moby sta gestendo l’emergenza con impegno e gentilezza verso i passeggeri. Domenica sera avevano detto che saremmo partiti alle 7.30, ma stamattina eravamo ancora fermi». Il traghetto dovrebbe comunque ripartire alla volta dell’Italia in giornata. «In fondo – aggiunge Luca con un pizzico di ironia – è un’avventura nell’avventura, che mi ricorda un romanzo di Conrad, quando a causa dell’assenza di venti restano giorni e giorni in rada…».

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