Coronavirus, a Malpensa controlli su tutti i passeggeri in arrivo da voli internazionali

MALPENSA – Coronavirus, si alza l’asticella dei controlli in aeroporto: dalle 18 di oggi, mercoledì 5 febbraio, a Malpensa e Linate verrà misurata la temperatura a tutti i passeggeri in arrivo dai voli internazionali e intercontinentali. I controlli verranno effettuati dal personale Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) con dei termometri digitali “a pistola”, sul modello di quelli già utilizzati nei giorni scorsi sugli aerei atterrati dalla Cina (prima del blocco dei voli). Aspettando i termoscanner, per ora in dotazione solo a Fiumicino.

La comunicazione di Sea

La misura è stata stabilita nella mattina di oggi, mercoledì 5 febbraio. Nella comunicazione inviata nelle scorse ore da Sea ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, si precisa che «il Commissario nominato dal Governo per l’emergenza del Coronavirus ha deciso di porre in essere un’ulteriore misura cautelativa per la popolazione italiana in merito al potenziale contagio da coronavirus». Appunto, «dal tardo pomeriggio di oggi – si legge nella nota del gestore aeroportuale milanese – cominceranno presso gli aeroporti di Milano Malpensa e Linate i controlli su tutti i passeggeri provenienti da voli internazionali e intercontinentali (sono esclusi dai controlli i voli nazionali e tutti i voli in partenza)».

I controlli

Ad occuparsi dei controlli sarà il personale dell’USMAF (che dipende dal governo), in collaborazione con medici e personale paramedico esterno, «nella maggior parte volontari», sottolinea Sea. Gli operatori, dotati di mascherine e guanti di protezione, controlleranno la temperatura dei passeggeri con i termometri digitali “a pistola”. Se dovessero riscontrare un caso sospetto, verranno messe in atto le procedure sanitarie previste fino al trasferimento in sicurezza del soggetto nei centri ospedalieri abilitati al trattamento. Nel caso degli scali Sea, l’ospedale Sacco di Milano.

I dispositivi di protezione

Secondo la circolare del Ministero della Salute diffusa tra il personale Sea, la probabilità di trasmissione del virus all’interno dell’Unione Europea è «stimata da molto bassa a bassa» ed «è a possibile rischio “il solo personale che ha avuto contatti ravvicinati e protratti con gli ammalati”». Ma a livello precauzionale, Sea ha deciso di dotare di mascherina di protezione e guanti, a seconda delle mansioni, anche «il personale che può venire a stretto contatto con i passeggeri in arrivo dallo sbarco dall’aeromobile e fino al controllo sanitario della temperatura».

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