VARESE – I quasi 6000 casi di contagio da coronavirus su una mappa. Che permette di visualizzare la situazione dell’emergenza in provincia di Varese, che è ancora una delle meno colpite dall’infezione. La realtà più segnata è Caronno Pertusella, con 11 casi positivi (tra cui il parroco), seguita da Busto Arsizio con 6 contagiati, tra cui il compianto dottor Roberto Stella. Poi ad Arcisate 4, a Saronno 3 e negli altri paesi e città un numero tra uno e due casi per ciascuna. Nel capoluogo Varese ci sono due contagiati, mentre a Gallarate ancora nessuno. Ci sono due casi positivi a Cassano Magnago, Tradate, Cislago, Induno Olona e un contagiato a ciascuno per Castellanza, Olgiate Olona, Gorla Minore, Fagnano Olona, Arsago Seprio, Golasecca, Cardano al Campo, Vergiate, Cavaria con Premezzo, Albizzate, Castronno, Azzate, Buguggiate, Porto Valtravaglia, Gerenzano, Uboldo.
Più diffuso nell’Altomilanese
Ma i dati vengono aggiornati quotidianamente, in parallelo con quelli che vengono forniti da Regione Lombardia nel “bollettino” dell’assessore al welfare Giulio Gallera a Palazzo Lombardia. Leggermente più colpito del Basso Varesotto è invece l’Altomilanese: si registrano 8 casi a Legnano, 4 a Rescaldina, 2 a ciascuno a Parabiago, Canegrate, Villa Cortese, Arluno, Santo Stefano Ticino e Castano Primo, un contagiato invece a Busto Garolfo, Cuggiono, San Giorgio su Legnano, Dairago, Arconate, San Vittore Olona, Nerviano, Marcallo con Casone.
La mappa
Questa mappa l’ha realizzata Isaia Invernizzi, giornalista dell’Eco di Bergamo, utilizzando un software open source di visualizzazione dei dati (Tableau Public), e l’ha condivisa pubblicamente in rete. Per mostrare visivamente qual è l’impatto dell’infezione sul territorio lombardo, contrassegnando ciascun Comune con una scala di colori da giallo a rosso, a seconda dell’incidenza dei casi positivi: giallo significa meno di un contagiato ogni mille abitanti (come in tutti i Comuni della provincia di Varese, con Caronno Pertusella a 0,61 casi ogni mille abitanti), mentre il rosso più scuro si ha per le località dove si contano più di 7 casi ogni mille abitanti, come ad esempio Nembro (in provincia di Bergamo) e Codogno (Lodi), dove fu ricoverato e scoperto il famoso “Paziente 1”.