Carù: «Così riapriremo la piscina Moriggia»

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GALLARATE – Una rete anticaduta, «come soluzione tampone per consentire la riapertura immediata della piscina», e poi «il rifacimento complessivo dell’impianto», attraverso il coinvolgimento di un privato mediante lo strumento del project financing. A tre mesi di distanza dal cedimento del controsoffitto e a tre giorni dall’infuocata Commissione speciale tenutasi a Palazzo Borghi, il vicesindaco Moreno Carù (Forza Italia) indica la strada varata dall’amministrazione Cassani per riconsegnare al più presto ai gallaratesi lo storico centro natatorio di Moriggia.

Gli scivoli al posto dello storico trampolino

Secondo Carù, la Moriggia necessita di un intervento radicale di restyling. «Ce lo ha detto anche l’ingegnere Aceti in Commissione: ogni struttura ha un ciclo di vita naturale e Moriggia, sorta nel 1975, il suo lo ha ormai ampiamente dato». Ecco perché, anche l’intervento sulla ventilazione varato dall’amministrazione Guenzani e poi sospeso dall’attuale giunta pochi giorni dopo l’elezione, non avrebbe risolto i problemi endemici del centro sportivo. «Oltretutto non sarebbe stato economicamente sostenibile. E poi le relazioni dei tecnici parlano di infiltrazioni, di problemi alle solette, ai ferri e ai copriferri e di tantissime altre criticità. E’ inutile e fuorviante concentrarsi soltanto sulla caduta del controsoffitto pensando che sia esclusivamente un problema di umidità e condensa. In realtà il crollo che ha portato alla chiusura dell’impianto ha una serie di concause che vanno analizzate e risolte nel suo complesso».  Secondo Carù, è dunque indispensabile il coinvolgimento del privato per il rilancio complessivo dell’impianto. «Con tutto il rispetto per le strutture sorte nelle vicinanze, ma una Moriggia ammodernata non teme confronti. Immaginate una struttura completamente nuova, con un’area fitness e una zona benessere, con un angolo ristoro e con gli spogliatoi finalmente moderni. Per non parlare dell’estivo, già oggi il più bello della provincia. Io eliminerei il trampolino, da anni sottoutilizzato, per posizionare degli scivoli. Abbiamo inoltre la possibilità di ampliare la zona parco».

Concentrarsi sul presente

Roberto Campari, presidente di Amsc, in Commissione ha indicato fine settembre come possibile data di riapertura della piscina al coperto. «E’ quello che ci auguriamo perché la Moriggia sta a cuore a tutti», spiega Carù. «Secondo me la rete anticaduta sarebbe, come soluzione tampone, ancora la migliore. Mi spiace che l’opposizione stia strumentalizzando l’intera vicenda, perché anche il loro intervento non sarebbe stato risolutivo e perché i problemi della Moriggia non nascono di certo ieri mattina. Già nel 2010 i tecnici indicavano il rifacimento complessivo come la soluzione ottimale. E da allora nulla è cambiato. Dopo 40 anni, la Moriggia dev’essere completamente rifatta. Non c’è altra soluzione».

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