Crisi a Legnano, nuovo colpo di scena: Fratus ritira le dimissioni

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LEGNANO – Nuovi, sorprendenti capitoli nella tormentata crisi politica legnanese. Oggi pomeriggio, giovedì 6 giugno, il TAR ha respinto la richiesta di sospensione cautelare nei confronti del sindaco Gianbattista Fratus, come proposto dal comitato delle opposizioni Legalità a Legnano. Subito dopo, il sindaco ha ritirato le dimissioni date al momento dell’arresto, mantenendo così in carica il Consiglio comunale e garantendosi la possibilità di formare una nuova Giunta nel momento in cui venisse meno il provvedimento di custodia cautelare emesso nei suoi confronti dalla magistratura. Attualmente Fratus è agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Piazza Pulita” della Procura di Busto Arsizio e proprio ieri si è visto respingere per la seconda volta la sua istanza di revoca della misura di custodia cautelare. Sono ancora agli arresti anche il vice sindaco Maurizio Cozzi (in carcere) e l’assessore Chiara Lazzarini (ai domiciliari come Fratus).

Dietrofront subito dopo il pronunciamento del TAR

Il dietrofront del primo cittadino, notificato formalmente all’Ufficio Protocollo del Comune alle 17, ha fatto seguito al pronunciamento del TAR, che ha motivato il suo no alla sospensione cautelare con la motivazione che non sussisteva alcun pericolo nel ritardare il procedimento, dal momento che il sindaco era dimissionario. In sostanza, i giudici amministrativi hanno preso tempo (possono trascorrere anche alcuni mesi) per emettere la loro decisione sulla legittimità o meno della procedura seguita dalla Giunta per rimanere in sella anche dopo le dimissioni presentate dalla maggioranza dei consiglieri comunali. E questo proprio perché, fino a oggi pomeriggio, il sindaco era dimissionario. Di qui a pochi giorni, il Consiglio sarebbe quindi decaduto e il provvedimento del TAR invocato dalle opposizioni non avrebbe avuto più alcun peso sulla prosecuzione della legislatura.

Quadro rovesciato in poche ore, il centrodestra resiste

Ora il quadro si è rovesciato e prende corpo lo scenario ritenuto meno probabile alla vigilia del pronunciamento del TAR: Fratus ha ritirato le dimissioni, “approfittando” proprio del fatto che i giudici, come si legge nell’ordinanza emessa oggi, hanno respinto la domanda cautelare presentata dai ricorrenti sulla base «dell’attualità delle dimissioni presentate dal sindaco» e «la circostanza che siano tutt’ora efficaci i provvedimenti prefettizi di sospensione dalla carica disposti nei confronti del sindaco e del vice sindaco», escludendo pertanto «la configurabilità di un attuale e concreto pericolo di un pregiudizio grave ed irreparabile correlato all’esecuzione degli atti impugnati». Un quadro, come detto, ribaltatosi nel volgere di brevissimo tempo e che permette al centrodestra di mantenere in piedi il Consiglio e, con esso, l’amministrazione del Comune.

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