Curarsi a casa e liberare gli ospedali: ora si può con le app Sidera^B della Liuc

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CASTELLANZA – Si chiama Sidera^B ed è il progetto di ricerca al quale ha partecipato anche la Liuc di Castellanza che fornisce strumenti tecnologici per la riabilitazione domiciliare dei pazienti cronici. «Un sistema che funziona e che permette, attraverso una serie di applicazioni di fornire assistenza medica a casa, raggiungendo molti più pazienti, riducendo gli spostamenti e liberando le strutture ospedaliere», ha spiegato il professore Emanuele Porazzi che presenterà il progetto in un webinar della Liuc mercoledì 19 maggio.

Riabilitazione a domicilio

TeleRiabilitazione domiciliare per i pazienti cronici: i risultati del progetto Sidera^B (Sistema Integrato Domiciliare e Riabilitazione Assistita al Benessere) , è il titolo del webinar in programma mercoledì 19 maggio 2021, alle 10, in modalità distance, durante il quale si presenteranno i risultati del progetto di ricerca nato per fornire cure riabilitative a domicilio a pazienti con patologie croniche cardiologiche, neurologiche e polmonari.

App e videogame

In particolare, Sidera^B è una piattaforma tecnologica di servizi, integrata con una serie di strumenti per l’erogazione di attività motorio-cognitive di riabilitazione, come applicazioni multimediali e video game, alcuni indossabili, per il monitoraggio dell’attività fisica, ma anche del sonno.

Con l’arruolamento di 141 pazienti nel trial clinico, la sperimentazione ha dimostrato effetti positivi sia per la risposta proattiva da parte delle persone, sia per l’efficacia generale del piano riabilitativo, oltre che per il miglioramento di parametri di salute e qualità di vita. Sono risultati centrali: il carattere intensivo del trattamento e l’approccio patologia-specifico, individualizzato sull’utente.

Il setting domiciliare, ha garantito una maggiore autonomia nella gestione delle attività quotidiane per i pazienti e ha giocato un ruolo determinante nel favorire l’aderenza al programma e complessivamente il minor tasso di abbandono al trattamento riabilitativo.

Sidera^B funziona

Sidera^B funziona, tant’è che si sta conducendo uno studio di fattibilità della piattaforma coinvolgendo alcune ASST lombarde, con l’obiettivo di ottenere una validazione esterna al partenariato, dimostrando quindi l’adeguatezza di questa nuova soluzione in più ampi e differenti contesti di applicazione.

«Grazie al minor costo che il Sistema Sanitario Regionale potrebbe sostenere a seguito dell’introduzione dell’ecosistema di tele-riabilitazione, sarebbe possibile ottenere un saving economico da destinare al trattamento di una più ampia fascia di popolazione”», commenta Emanuele Porazzi, docente della Liuc.

Liberare gli ospedali

«Un ulteriore vantaggio – prosegue Porazzi – è di natura organizzativa, in quanto, spostando il setting di riabilitazione da ospedaliero a domiciliare, diventerebbe possibile liberare risorse sanitarie destinabili ad altri utilizzi dei posti letto riabilitativi, prendendo così in carico un maggior numero di pazienti con la conseguente riduzione delle liste d’attesa e l’alleggerimento delle strutture sanitarie, attualmente dedicate alla gestione dell’emergenza Covid”.

Inoltre, la piattaforma Sidera^B contribuisce in modo virtuoso al raggiungimento di una maggior sostenibilità ambientale riducendo gli spostamenti dei pazienti per recarsi nelle strutture sanitarie di riferimento, aumentando la loro autonomia di gestione delle problematiche di salute e, al tempo stesso, raggiungendo un ulteriore importante obiettivo, quello della sostenibilità ambientale.

Finanziato da Regione Lombardia, il progetto si è avvalso di un partenariato di elevato livello scientifico e tecnologico, costituito da AbMedica (capofila), Liuc– Università Cattaneo, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano Bicocca, Amiko Srl, Grifo Multimedia Srl, Fondazione Don Carlo Gnocchi – Onlus e Tenacta Group SpA.

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