Sap, Verderio lascia la presidenza con la differenziata a Lonate del 79%

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LONATE POZZOLO – Nel 2020 la differenziata dei rifiuti ha superato il 79% a Lonate Pozzolo, mentre a Ferno i dati registrati vanno oltre l’87%. Sono solo due dei risultati ottenuti in questi ultimi anni da Modesto Verderio, alla guida della municipalizzata Sap da giugno 2019 ad aprile 2021. Infatti, come è ormai tradizione fra i due Comuni interessati, dopo tre anni il testimone di presidente della società è passato al vice, ovvero al fernese Marco Pariani. E, nel frattempo, Verderio è stato confermato vice dal sindaco lonatese Nadia Rosa. Ora coglie l’occasione per fare il punto del suo mandato, dai dati della differenziata alla raccolta porta a porta, passando per la gestione del personale, il rapporto con la polizia locale e il servizio delle piattaforme ecologiche.

L’aumento della differenziata

Un bilancio di tre anni, compresa la crisi Covid che ha causato una perdita di 250mila euro. Poi ovattata dalle due amministrazioni comunali con 125mila euro ciascuno. Una conseguenza diretta della chiusura di Malpensa, che non ha permesso ai dipendenti Sap di eseguire l’attività di pulizia in aeroporto. Non del tutto almeno. In ogni caso, ricorda Verderio in una nota, nel corso del suo mandato è stato istituito «l’ufficio gare e acquisti» e si è intervenuto sulle piattaforme ecologiche con «miglioramenti sul sistema di accesso – in particolar modo a Ferno – per un aumento della possibilità di controllo da remoto ed evitare situazioni che hanno portato anche a procedimenti penali tutt’ora in corso». Non è mancato il servizio di raccolta porta a porta, con una modalità che ha previsto l’introduzione di un «autocompattatore nelle zone industriali o periferiche per ottimizzare il servizio» e la «costante attenzione al parco mezzi».
Dal 2018 a oggi, la percentuale di raccolta differenziata e andata crescendo. A Lonate è passata dal 68.15% al 79.19%, mentre a Ferno si è passati dall’83.64% all’87.03%. Sempre attive sul territorio anche le associazioni di volontariato, con la quale si è instaurata una collaborazione molto produttiva e che ha permesso di smaltire tonnellate di rifiuti abbandonati nei boschi.

La gestione del personale

Interventi poi sulla «gestione del personale», come nella «verifica pausa pranzo e della fine lavoro», oltre al «monitoraggio delle ore straordinarie con importanti riduzioni», che sono passate da un totale di 10.010 nel 2018 alle 3.936 ore del 2020. Non solo, altri interventi sui dipendenti sono «l’utilizzo di ferie arretrate, il riassetto dell’organizzazione togliendo la figura dei capi-squadra e la responsabilizzazione tramite segnalazioni anche disciplinari per errati o mancati servizi» E ancora il «miglioramento della forza lavoro disponibile, l’interesse alla salute e l’accesso alla cassa integrazione con anticipo delle retribuzioni per la tutela dei dipendenti nella fase di calo dei servizi svolti in ambito aeroportuale».
Concludono il «monitoraggio e la verifica della qualità dei servizi» e il «costante riferimento alla polizia locale per la gestione dei rifiuti abbandonati», oltre che div arie problematiche. Tutto questo con «3.700 ore di effettiva presenza, oltre alla disponibilità sette giorni su sette, anche al di fuori del consueto orario d’ufficio».

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