Dall’Insubria alla corsia d’ospedale: 48 laureati in Medicina già abilitati

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VARESE – «Siamo molto soddisfatti della formazione raggiunta dai nostri studenti, soprattutto in un periodo così impegnativo come quello dell’emergenza sanitaria», dichiara Giulio Carcano, presidente della scuola di medicina dell’Insubria. L’occasione è la proclamazione dei primi 48 laureati in medicina e chirurgia con il titolo abilitante all’esercizio della professione. 

Laureati e abilitati

«Questo è stato possibile grazie al decreto legge del 17 marzo 2020, che ha riconosciuto il valore abilitante al titolo accademico, in risposta alla grave situazione di emergenza sanitaria», dicono dall’ateneoIl decreto legislativo ha permesso di attivare i tirocini a distanza, così i neolaureati hanno potuto svolgere il proprio tirocinio pratico valutativo in un periodo così difficile. «Queste lauree dimostrano ancora una volta la necessità e la bellezza della nostra professione, che l’odierno impianto legislativo riconosce», aggiunge Carano. 

Il futuro della medicina

In stretta collaborazione con gli Ordini dei medici di Varese e di Como, i nuovi camici bianchi dell’Insubria si sono formati mediante sessioni online nelle aree chirurgica, medica e di medicina generale e sono ora pronti a dare il loro contributo. A commentare la notizia è Marco Ferrario, presidente del corso di laurea in medicina e chirurgia: «Grazie alla collaborazione tra docenti e studenti siamo riusciti a superare le difficoltà organizzative connesse al periodo epidemico. Nel 2020 si raggiungeranno circa 200 studenti laureati in Medicina, i voti di laurea sono cresciuti e sono diminuiti i fuori corso. Questi dati così positivi sono una testimonianza del percorso realizzato».

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