Insulti omofobi in ospedale a Cittiglio: le reazioni dei Gd e 5Stelle

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VARESE – «Non è giusto perdere tempo per curare questi fr***». Dopo gli insulti omofobi da parte del primario nell’ospedale di Cittiglio in capo all’Asst dei Sette Laghi, arrivano le reazioni sdegnate dei Giovani Democratici della provincia di Varese e del Movimento 5 Stelle Lombardia. Il fronte politico si muove in difesa del paziente omosessuale, vittima di insulti durante un intervento. L’ordine dei medici ha già aperto un procedimento; ora sta vagliando la posizione del professionista e ricostruendo l’accaduto.

Gd: «È spaventoso»

«Una notizia spaventosa. Il pensiero che l’orientamento sessuale di un paziente possa precludergli o compromettere l’assistenza sanitaria necessaria è gravemente discriminatorio e quindi intollerabile», ha dichiarato il presidente dell’assemblea della federazione Varese dei Gd, Simone Pavesi. «Se i fatti descritti venissero definitivamente accertati, costituirebbero l’ennesima dimostrazione degli effetti concreti e dannosi che l’omofobia comporta nella vita delle vittime». Per il partito di centrosinistra sembra l’occasione ideale per intervenire con una legge «a tutela delle persone soggette a questo tipo di discriminazioni, che renda il Paese più civile». Dopo aver ringraziato il personale sanitario per aver denunciato l’episodio, Pavesi si schiera – anche emotivamente – dalla parte del paziente e dei suoi cari e di «tutti coloro che hanno avuto paura di trovarsi nella stessa situazione».

Il progetto legge del M5S

Sulla vicenda interviene anche il M5S Lombardia. Così il consigliere regionale Simone Verni: «Non può passare sotto silenzio il fatto che un medico abbia insultato pesantemente un paziente omosessuale sedato». E chiama a sostegno della causa la giunta e il consiglio regionale «per esprimere una condanna nei confronti del chirurgo e attivarsi immediatamente per calendarizzare il progetto di legge del M5S “norme contro la discriminazione determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”». Sono dichiarazioni rilasciate durante il dibattito in consiglio sulla mozione per la premiazione del personale socio-sanitario con un nuovo premio, la Croce verde al merito. «Assistiamo purtroppo, con frequenza preoccupante, ad atti e comportamenti discriminatori, marginalizzanti e che ledono i diritti della persona», ha proseguito. «E c’è chi ha anche sostenuto, nelle scorse settimane, che una legge contro l’omofobia non serva. Una legge che l’Italia aspetta da decenni durante i quali le storie di aggressioni, violenze, tanto fisiche quanto verbali e discriminazioni non sono mai mancate».

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