Maria Angela Danzì (M5S) vuol portare un pezzo di Varese a Bruxelles

maria nagela danzì

VARESE – Maria Angela Danzì in fondo non se n’è mai andata da Varese. Tanto che dopo aver chiuso la parentesi da segretario generale in Provincia a Villa Recalcati, ora è candidata con il Movimento 5 stelle nella circoscrizione Nord Ovest. Danzì poi nel Varesotto ha lasciato un pezzo di cuore, nonostante il suo mandato da segretario generale si sia consumato in un periodo complesso e con un finale, dopo il cambio di presidenza, per lei amaro.

Negli ultimi 25 anni ha lavorato come segretario generale con amministrazioni a guida Pd (a Sesto San Giovanni, Genova, Novara e a Varese in Provincia) econ altre a guida Forza Italia (a Vigevano). Come ha stata“scoperta” dal Movimento 5 Stelle? «Dopo la mia esperienza di Varese, ho presentato il mio curriculum per incarichi in città amministrate dal Movimento 5 Stelle. Durante la mia esperienza a Brindisi avevo avuto molti apprezzamenti da esponenti del Movimento 5 Stelle. Hanno effettuato una scelta di merito su una donna e sulla base delle mie grandi competenza ed lunga esperienza nella amministrazione degli enti locali».

Alla proposta di candidarsi come capolista nella circoscrizioneNord-ovest come ha reagito? Ha accettato subito? Aveva mai preso inconsiderazione prima un impegno diretto in politica?
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Sono onesta: non mi sarei mai candidata se non fossi stata a fine carriera. Quando mi è arrivata la proposta mi sono presa qualche ora di riflessione eho deciso di accettare. Ho apprezzato che un movimento di giovani capaci chiedesse una sorta di alleanza anche generazionale e valorizzasse il ruolo delle donne e il mio lavoro di segretario comunale».

Il periodo alla Provincia di Varese una situazione di bilanciocritica. Cosa ricorda con soddisfazione?
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Era la metà di giugno, il Prefetto di Milano mi ha assegnata in reggenza Villa Recalcati. Il bilancio non si chiudeva e non ci sarebbero più stati i tempi regolamentari per farlo, ma senza la rinegoziazione dei mutui da fare entro il 30 giugno si sarebbe dovuto procedere a dichiarare probabilmente il dissesto.Abbiamo lavorato intensamente e le stesse minoranze hanno accettato di rinunciare ai tempi di deposito e si è proceduto all’approvazione, con contestuale intesa con Ferrovie Nord che ha portato 5 milioni circa di introiti.La provincia ha chiuso con un fondo di cassa di circa 40 milioni.Riprese le trattative sindacali, abbiamo sottoscritto 4 annualità di contratto».

Di cosa va più va più fiera del periodo trascorso a Varese?
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Vedere l’Eremo di santa Caterina restituito alla fede e alla meditazione».

I primi obiettivi in Europa?
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Serve una direttiva europea per creare funzionari pubblici europei autorevoli, competenti ed efficienti.La centralità dei servizi ai cittadini e dei Comuni come enti esponenziali dei loro intessi e, soprattutto, l’allentamento dei vincoli per la spesa per investimenti produttivi qualil’efficientamento energetico, il recupero delle aree dismesse, la bonifica delle aree inquinate, spesso di proprietà di società fallite o di scatole vuote. Nuove assunzioni per professionalità in grado di realizzare questi obiettivi».

È dei giorni scorsi l’ennesima inchiesta sulla corruzione, che ha toccato pesantemente anche la Provincia di Varese.Che idea si è fatto di quanto è accaduto e sta accadendo?
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E’una conferma del mio pensiero: gli incarichi di amministratori e dirigenti nei Comuni e nelle societàpartecipate devono essere assegnati con procedure a evidenza pubblica, secondo criteri di merito e i dirigenti delle partecipate devono ruotare nei loro incarichi. E’ necessario rompere il legame tra affari, politica e gestione. Una legge sui partiti, lo spazza corrotti approvato, per garantire trasparenza soprattutto dei finanziamenti ricevuti o richiesti ai privati potrebbe essere uno strumento».

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