De Corato: «Militarizzare i boschi dello spaccio». Dalla Regione 3,5 milioni

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RESCALDINA – «Un intervento immediato delle forze dell’ordine è indispensabile per rendere il Bosco del Rugareto più sicuro. Di fronte a fatti così gravi, l’unico rimedio è quello della militarizzazione». Così l’assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, dopo il ritrovamento del cadavere di un magrebino di circa 30 anni ucciso con un colpo di pistola a Rescaldina.

«Non è la prima volta che si spara nei boschi di Rescaldina – ricorda De Corato – A gennaio 2019 un 54enne senegalese, Abib Modou Diop, era stato ucciso a colpi di armi da fuoco. Disoccupato, era noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti di droga. Il suo assassino, Ahmed Cherif, era stato condannato in contumacia a 25 anni, ma ha trovato riparo in Marocco, dove tuttora vive da uomo libero. Il 24 settembre 2019, invece, un marocchino di 30 anni era stato gambizzato con un colpo di fucile nel bosco tra Rescaldina e Cislago: anche in quel caso la vittima aveva precedenti legati agli stupefacenti».

Avanti con progetto di sicurezza integrata

«Come Regione – prosegue l’assessore – noi per quello che possiamo ci siamo già mossi per intervenire concretamente. Nello specifico, l’assessorato alla sicurezza ha dato vita, nel 2021, ad un progetto di sicurezza integrata, che proseguirà anche nell’anno in corso. Tale progetto, coordinato dalla Prefettura di Milano e dalla Prefettura di Monza e Brianza, ha coinvolto oltre all’assessorato al welfare le Ats, le forze dell’ordine e la polizia Locale di 15 comuni. Si tratta di un’iniziativa importante con cui sono state messe in atto una serie di operazioni coordinate che hanno già permesso di effettuare diversi interventi di bonifica del territorio, con sequestri di droga e di veicoli, numerosi fermi, arresti, ritiro di patenti, segnalazioni in prefettura».

Fototrappole e telecamere nelle aree protette

La Giunta regionale ha inoltre stanziato 3,5 milioni di euro per l’acquisto di fototrappole e telecamere per la videosorveglianza nei parchi e nelle aree protette. «La delibera, da me proposta – aggiunge Riccardo De Corato – nasce direttamente dalla richiesta dei sindaci e ha come obiettivo quello di sottrarre allo spaccio e alla delinquenza le grandi aree verdi lombarde in cui vi sono grossi problemi di sicurezza e di ordine pubblico, come appunto, il Bosco del Rugareto, restituendole ai cittadini affinché possano goderne appieno e senza correre rischi per la loro incolumità».

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