Decessi in calo, mai così pochi da prima del lockdown. Ma a Varese 60 nuovi casi

Nel grafico elaborato da Samuele Astuti la curva discendente dei nuovi contagi

MILANO – Continuano ad arrivare segnali rassicuranti sulla diffusione del contagio in Lombardia, mentre a Roma si progettano le riaperture e la Fase 2. Dopo aver certificato, ieri 25 aprile, il più basso incremento di casi positivi da quasi 50 giorni a questa parte, oggi, 26 aprile, il dato più confortante è quello dei decessi: si registrano “solo” 56 morti per Covid-19 in tutta la Lombardia. Era dal 7 marzo che l’aumento, rispetto al giorno precedente, dei pazienti che non ce l’hanno fatto, non scendeva sotto le 100 unità: allora si contavano 19 deceduti, l’8 marzo erano 113 e da allora, per un mese e mezzo, in Lombardia i morti ufficiali per Coronavirus non sono mai stati meno di 100 al giorno. «Se fosse confermato nei prossimi giorni, sarebbe un segnale di vera svolta» sottolinea il consigliere regionale varesino del Pd Samuele Astuti.

Il riepilogo dei numeri

I casi di positività totali in Lombardia, dall’inizio dell’emergenza, salgono a quota 72.889: sono 920 in più di ieri, quando i nuovi contagi erano stati 713. Un numero in leggera risalita, anche se rimane alto il numero di tamponi effettuati, oggi 10.857. Si conferma quindi un tasso di positivi saldamente al di sotto del 10%. I ricoveri in ospedale continuano la discesa, anche se meno pronunciata rispetto ai giorni scorsi: meno 8 i ricoverati non in terapia intensiva, in tutto 8.481 (ieri il calo era stato di 302), e meno 18 i pazienti nelle terapie intensive, per un totale di 706. Come detto, i decessi nelle ultime 24 ore sono stati 56, contro i 163 di ieri, con il totale che arriva a quota 13.325. Infine i dimessi dagli ospedali: 171, per un totale che supera i 21mila.

I dati nelle province

Torna a salire, e a preoccupare, il dato della Città metropolitana di Milano, con 463 nuovi contagi contro i 219 di ieri (di cui 241 nel capoluogo, ieri 80). Anche in provincia di Varese si registra una risalita dei nuovi tamponi positivi: 60 in più di ieri, quando i contagi accertati erano stati 31, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 2.467. Numeri che costringono a tenere alta la guardia anche nei prossimi giorni.

Fase 2: le richieste al governo

Nel pomeriggio, in videoconferenza tra il governo a Roma e i presidenti di Regione, si è tenuta la riunione della cabina di regia sull’emergenza Covid-19, alla quale il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana non avrebbe nascosto – secondo fonti rivelate dalle agenzie di stampa – la propria preoccupazione sulla Fase 2. Un timore legato alla possibilità di allentare troppo le misure: il governatore avrebbe invitato il governo a non abbassare eccessivamente la guardia. A microfoni aperti Fontana ha dichiarato che «è fondamentale che ci siano regole chiare, certe e inequivocabili» da qui al 4 maggio. La posizione della Lombardia è in linea con quella di Anci e Province, volta soprattutto a dare ossigeno agli investimenti pubblici per rilanciare l’economia e a semplificare la burocrazia per accelerare gli interventi. Tra le richieste degli enti locali, anche «la certezza della fornitura di mascherine acquistabili ad un prezzo fisso e calmierato, considerato che molte persone torneranno a lavorare e avranno bisogno di poterlo fare in sicurezza».

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