Degrado al cimitero di Busto. I cittadini: «Situazione vergognosa. Serve rispetto»

busto cimitero degrado

BUSTO ARSIZIO – Auto e degrado. Il cimitero di Busto nell’occhio del ciclone. Al problema, non ancora risolto, della presenza di troppo auto tra i viali del cimitero, ora si aggiungono le lamentele per le condizioni di abbandono in cui versano i viali del camposanto: erbacce ovunque. E a porre in evidenza il tema è la lettera di una cittadina, corredata da fotografie.

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George Bernard Shaw diceva “Uno è tanto più rispettabile quante più sono le cose di cui si vergogna”. Io sono una persona rispettabile e mi vergogno per come è ridotto il cimitero di Busto Arsizio.
Io sono una persona rispettabile perché le dovute segnalazioni le ho fatte.
Io sono una persona rispettabile perché puntualmente pago le tasse, pago tutto, pago fino all’ultimo centesimo. Comprese le tasse dovute al cimitero di Busto Arsizio. E pago caro.
Io sono una persona rispettabile perché ho provato più volte a segnalare questo scempio prima di arrivare a scrivere questa denuncia. E sono una persona rispettabile perché ho rispettosamente “gridato” la vergogna, al telefono, di persona e ricevendo anche male risposte da parte di addetti Agesp. Che ho anche osato fermare mentre transitavano per il cimitero definendosi “addetti che non c’entravano nulla col cimitero e con Agesp”, ma che un mezzo Agesp lo guidavano (tra l’altro parlando al cellulare. Mentre guidavano un mezzo Agesp in mezzo al cimitero).
Io sono una persona rispettabile perché rispettosamente, dopo innumerevoli tentativi telefonici andati a vuoto, ho scritto diverse email chiedendo spiegazioni sul perché, a distanza di due anni e mezzo dalla morte del mio povero suocero, il lotto dove e’ posta la sua tomba, oltre a non essere nemmeno contrassegnato, era stato dotato di vialetti e ghiaia solo nelle prime tre file, lasciando le altre tombe all’incuria e al disordine. Mi è stato risposto che c’erano altre urgenze, che erano prioritarie per la sicurezza stessa dell’utenza, avevano causato questo ritardo. Preoccupante direi, perché se queste “urgenze” hanno richiesto due anni e mezzo di ritardo su un lavoro che ha richiesto probabilmente un’ora di tempo per essere terminato, vuol dire che noi utenti abbiamo corso seri pericoli in questi due anni e mezzo.

I vialetti  e la ghiaia dopo le mie innumerevoli lamentele sono stati posati. Evidentemente con una noncuranza e una superficialità che definerei oltremodo imbarazzanti, visto che il risultato dopo pochi giorni è quello delle immagini che allego. E badate bene, affinché non venga incolpata la pioggia di questa “giungla”, tengo a precisare che queste foto sono state scattate ieri, domenica 14 luglio in prima mattinata. Dopo giorni e giorni di assoluta calura e siccità.

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Mi chiedo se oltre agli ormai usuali saccheggi e furti di piante e fiori, i morti di Busto Arsizio debbano meritare un trattamento del genere. Uno è tanto più rispettabile quante più sono le cose di cui si vergogna. E io mi vergogno profondamente per come vengono trattati nostri morti.

Attendo una risposta dal nostro sindaco che ha inaugurato la via per Lonate proprio nei giorni scorsi e a cui avrebbe fatto bene fare una piccola deviazione per fare un saluto ai morti di Busto. Avrebbe visto con i suoi occhi le condizioni in cui versa il nostro cimitero.

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