MALPENSA – Dentro il Terminal 1 di Malpensa tamponi e distanziamento. Fuori la giungla. I ferrei controlli all’interno stridono con quanto avviene fuori, quando i passeggeri si ritrovano ammassati sui treni e soprattutto sui bus diretti a Milano.
Autobus strapieni
Come denuncia il Corriere della Sera attraverso un’accurata documentazione fotografica da cui è tratta la foto in alto, i viaggiatori nelle ore di maggiore movimento si ritrovano davanti a shuttle e treni di collegamento per Milano strapieni e senza distanziamento sociale. Alcuni salgono addirittura senza mascherina in autobus spesso strapieni in questi giorni di controesodo. E a bordo non è come in aereo, dove i filtri Hepa garantiscono la sanificazione degli ambienti: l’aria condizionata non serve a creare un ricircolo di ossigeno purificato. Si viaggia per quasi in un’ora occupando uno spazio potenzialmente fertile per la diffusione del Covid. E’ evidente che la mancata gestione rigorosa dei trasfermenti da Malpensa potrebbe diventare un’occasione di contagio, vanificando gli sforzi fatti durante le vacanze e i risultati dei tamponi effettuati poco prima in aeroporto.
La legge lo permette
Gli shuttle e il Malpensa Express possono viaggiare al massimo della loro capienza. Lo consente l’ultima ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana, in vigore fino al 10 settembre, a cui si è uniformata Trenord e di conseguenza anche il Malpensa Express. Sarebbero obbligate a ridurre i posti solo se la Regione seguisse il vincolo del 50% deciso dal ministero della Salute, ma in Lombardia non è così. E c’è chi comincia a chiedersi se tutto questo abbia un senso. “Forse la Regione non si è posta il problema”, ha dichiarato al Corriere il direttore sanitario dell’Ats Milano-Città metropolitana Vittorio Demicheli. In effetti, viaggiare stipato da Malpensa a Milano dopo aver atteso fino a 40 minuti per fare il tampone ha del paradossale.
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