MILANO – Bocciata dal Consiglio regionale della Lombardia la mozione presentata dalla Lega per chiedere alla giunta di attivarsi con il Governo al fine di “garantire che la normativa statale provveda a regolamentare il tema delle deroghe scolastiche” ed “evitare una possibile proliferazione di interruzioni dell’attività didattica” che diventi fucina di “discriminazioni rispetto a tutte le confessioni religiose, prevedendo altresì l’introduzione di adeguati strumenti di monitoraggio in capo alle Regioni“. La mozione è stata esito delle polemiche partite dalla delibera dell’istituto Iqbal Masih di Pioltello di chiudere domani, 10 aprile, in occasione della festa per la fine Ramadan. L’Aula a maggioranza centrodestra, con 34 consiglieri contrari, ha però respinto la mozione, firmata dal leghista Davide Caparin.
“Lega è l’unica forza che si oppone all’islamizzazione”
“La Lega è l’unica forza che si sta opponendo all’islamizzazione della nostra società e il voto di oggi del Consiglio regionale ne è la riprova”. Lo ha detto Alessandro Corbetta, Presidente del Gruppo Lega in Regione Lombardia, così come il consigliere regionale leghista Davide Caparini (primo firmatario), a proposito della mozione per evitare le chiusure scolastiche, come già accaduto a Pioltello per festeggiare la fine del Ramadan. “La sospensione delle attività didattiche – proseguono gli esponenti della Lega – in occasione del giorno della fine del Ramadan ha causato un precedente unico e molto pericoloso, assolutamente non previsto dalla normativa vigente che anzi è stata aggirata, adducendo un finto motivo didattico per quella che è una chiusura religiosa a tutti gli effetti. La nostra mozione – proseguono – chiedeva semplicemente che il Governo si adoperasse per far rispettare la legge e non permettere di aggirarla, come è avvenuto invece a Pioltello”.
A Pioltello una scuola resterà chiusa
La Iqbal Masih di Pioltello domani, 10 aprile, resterà chiusa, al netto di tre settimane di aspro dibattito politico, che ha toccato le più alte sfere di Governo, fino ad arrivare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La “decisione didattica”, per la già nota assenza del 40% degli studenti di religione islamica, come spiegata dal dirigente scolastico Alessandro Fanfoni, divenuto bersaglio di minacce e insulti, deliberata dal consiglio di istituto nel maggio scorso, è divenuta oggetto di una verifica da parte dell’ufficio scolastico regionale su richiesta del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. La delibera è stata bocciata perché ritenuta irregolare e la scuola ha provveduto alla modifica e ne ha richiesto una nuova approvazione. Votata all’unanimità per la seconda volta, ha quindi trasformato la scuola nel primo istituto italiano a sospendere le lezioni per la fine del Ramadan.
