“Ri-educare al digitale”, in concorso i progetti di 150 studenti di Varese

varese camera commercio digitale

VARESE – Nonostante la sospensione delle lezioni dovuta all’emergenza per il contagio da Covid-19, centocinquanta studenti di Varese hanno portato a termine i loro progetti per partecipare al concorso “#Ri-educare al digitale”: venerdì 11 dicembre, a partire dalle 14.30, li presenteranno online accanto alla commissione valutativa composta da Debora Ferrari e Luca Traini, fondatori di Neoludica_GameArtGallery, per qualificarsi ai primi tre posti del concorso. Tra gli elaborati dei ragazzi ci sono questionari con analisi e approfondimenti sociologici, video con interviste, articoli sui periodici scolastici, relazioni, pensieri sull’uso consapevole dei digital tools e un gioco per acquisire un passaporto digitale.

La pandemia ha offerto ulteriori spunti di riflessione

Il progetto-concorso, avviato alla fine di settembre del 2019 per rinnovare la visione del digitale e il suo uso nella scuola e tra gli studenti, è arrivato a una sua significativa conclusione, nonostante – o, forse, “per” – la pandemia. Proprio la pandemia, infatti, con l’introduzione della didattica a distanza e la digitalizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, sembra aver offerto ulteriori spunti di riflessione per la definizione dei loro progetti agli studenti delle classi seconda e terza H della scuola secondaria di primo grado “Vidoletti” e delle classi quarte A e C del liceo delle Scienze Umane “Manzoni” di Varese, delle classi quarta LES e quinte D e U dei licei “Sereni” di Luino e Laveno Mombello. Gli altri istituti, che avevano aderito all’iniziativa con entusiasmo e ottime idee progettuali, anche se non sono riusciti a terminare quanto ideato per il concorso, hanno lavorato ugualmente inserendo la parte svolta nel percorso di educazione civica, nell’ambito della cittadinanza digitale, rinnovando, in questo modo, le finalità del progetto.

Gli aspetti positivi del mondo digitale

Il progetto-concorso si poneva l’obiettivo di coinvolgere gli studenti nel prendere coscienza dell’invadenza della tecnologia nella loro vita, ri-educando agli aspetti positivi del mondo digitale: le potenzialità creative ed espressive dei new digital tools; le potenzialità integrative, proprio attraverso l’operazione digitale, degli strumenti più tradizionali dell’apprendimento in un’elaborazione nuova e accattivante, capace di continuare il movimento esplorativo, quale tratto caratterizzante la natura umana, volto alla scoperta e alla conquista di quelle conoscenze fondamentali utili alla comprensione del mondo contemporaneo; le potenzialità meta-cognitive, aumentando la “conoscenza di sé”, delle proprie abilità cognitive, attraverso la consapevolezza del valore delle risorse digitali; le potenzialità meta-cognitive “di controllo”, per un’autoregolazione cognitiva e comportamentale relativa all’uso dei new digital tools.

Evoluzione tecnologica e trasmissione dei saperi

Allo scopo di aprire una riflessione sull’evoluzione tecnologica nella trasmissione dei pensieri e dei saperi (dal segno artistico del giovane Lorenzo Milani, alla letteratura per bambini e ragazzi promossa dalla Lepman dal 1945 per rieducare i bambini tedeschi vittime inconsapevoli del nazismo, fino ai videogames) l’iniziativa ha incluso tra gli obiettivi comprendere le potenzialità e le criticità degli strumenti digitali, attivarsi per trovare delle possibili soluzioni per fronteggiare le dipendenze dal digitale (esprimendole con: slogan, jingle, spot, cortometraggi, aforismi, vignette, videogames), tracciare (costruire insieme) una “regolamentazione” dell’uso del digitale ed educarsi all’autocontrollo e alla responsabilità.

Le mostre dedicate a Don Milani e Jella Jepman

Per sostenere i ragazzi nella loro riflessione i promotori hanno organizzato due mostre: il 30 novembre 2019 la mostra “Il giovane Lorenzo Milani: dal segno artistico alla parola” in collaborazione con la Fondazione don Milani e il 12 febbraio 2020 “Jella Lepman – Un ponte di libri” in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Busto Arsizio-Valle Olona e Ibby Italia, corredate da conferenze inaugurali con gli esperti di questi ambiti culturali: Sandra Gesualdi e Franco Fornaroli. L’iniziativa gode del patrocinio della Fondazione don Lorenzo Milani ed è stata finanziata attraverso il Bando 2019 della Fondazione La Sorgente di Solidarietà sociale Onlus, promossa da Acli.

Un Ponte di libri al Museo del Tessile di Busto per raccontare Jella Lepman

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