La dirigente del Comune di Busto Arsizio e l’aperitivo con Nino Caianiello

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BUSTO ARSIZIO – Nell’ordinanza di custodia cautelare dell’indagine Mensa dei poveri c’è anche un altro nome che gravita su Busto Arsizio. E’ quello di Monica Brambilla, architetto, dirigente, dal 30 dicembre 2016, a Palazzo Gilardoni del Settore IV, che comprende Urbanistica, Edilizia privata e Politiche della casa. E che ha seguito, quale dirigente responsabile, alcune delle partite più importanti in città quali il Piano delle Nord, la variante del pgt di Busto e la questione del nuovo parcheggio dell’area Mercato. Monica Brambilla non è indagata. Dagli atti però emerge che si tratta di un soggetto di particolare fiducia per il sodalizio che fa capo a Caianiello, poiché ritenuta particolarmente affidabile perché a loro allineata.

Nel dispositivo

Di Monica Brambilla si parla in più di un passaggio del dispositivo, in relazione al condizionamento della procedura di gara per l’affidamento del servizio di redazione della Seconda variante al Piano di governo del territorio del Comune di Gallarate. La cui commissione di gara risultava composta anche dalla dirigente di Busto.

Ciò premesso in punto di fatto, sia dalle primissime risultanze intercettizie, che dall’indagine dichiarativa, si è registrato, da parte degli indagati Caianiello, Bilardo e Petrone un iniziale ma decisivo intervento  teso a condizionare l’esito della gara e, preliminarmente, la stessa scelta dei componenti esterni della commissione valutatrice di gara, all’evidente scopo di veicolare l’assegnazione dell’incarico di redazione della variante ad un soggetto di loro stretta fiducia e quindi ex post condizionabile. In tale  ottica, la scelta di entrambi i componenti esterni della commissione di gara è ricaduta su soggetti di particolare fiducia per il sodalizio che fa capo a Caianiello ,in quanto o da loro direttamente scelti o comunque ritenuti particolarmente affidabili perché a loro allineati (è il caso di Monica Brambilla).

“… Se no pure la Brambilla”

Caianiello, in una conversazione con Alessandro Petrone, avvenuta all’Haus Garden di Gallarate, in merito alla nomina di commissione valutatrice,  dice che si può anche valutare un altro nome. Per poi subito aggiungere che “comunque può andar bene anche Monica Brambilla”, evidentemente da lui ritenuta una persona  sulla quale poter riporre affidamento: “…vabbè – dice Caianiello – se no pure la Brambilla…”.

La circostanza che Brambilla, nominata in Commissione per la gara relativa al nuovo pgt, sia una persona riconducibile a Caianiello ed ai suoi uomini, trova conferma in un’ulteriore conversazione nella quale è lo stesso Caianiello ad ammettere di averne veicolato la nomina  alla carica di Dirigente all’urbanistica del Comune di Busto Arsizio.

L’aperitivo con Caianiello

Sempre all’Haus Garden Cafe, in un’altra circostanza, Caianiello “conversa con Alberto Bilardo (commissario cittadino di Forza Italia) ed  Alessandro Petrone (Assessore all’urbanistica) ai quali  racconta di aver incontrato Monica Brambilla, “l’altra sera ho fatto un aperitivo.. prima di andare.. mi so preso Carmine e Vincenzo, eravamo lì a Busto, ho fatto l’aperitivo e… questa qui che… che abbiamo messo lì all’urbanistica… …la Brambilla!…”.

“Ottenuta in tal modo la nomina di una commissione di gara compiacente, Caianiello e Petrone si mettono subito all’ opera per turbare la gara vera e propria individuando ex ante il professionista a loro gradito cui affidare l’incarico di redigere il nuovo pgt del Comune di Gallarate”.

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