Disagi neve, Licata (Iv): «Provincia in pantofole». Le scuse di Varese 2.0

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Giuseppe Licata e a destra Daniele Zanzi, vicesindaco e leader di Varese 2.0

VARESE – La pioggia scioglie la neve, ma non le polemiche. Che non si fermano. E a rimettere la questione sul tavolo è il consigliere provinciale Giuseppe Licata, il quale difende i sindaci (senza distinzione di appartenenza politica) e mette sotto accusa l’amministrazione provinciale per come ha gestito la pulizie delle strade provinciali nel giorno del “grande ingorgo bianco”. Ma anche Varese 2.0, gruppo di maggioranza a Palazzo Estense che prende le distanze dalla minoranza che attacca e dall’amministrazione che “reagisce” alle accuse. E chiede scusa, oltre che rivendicare di non aver firmato il documento unitario dei capigruppo di governo.

Licata e la provincia in pantofole

Licata, referente di Italia viva e consigliere a Villa Recalcati con il gruppo dei Civici e Democratici dice: «Mentre i sindaci erano in prima linea, l’amministrazione provinciale è rimasta in pantofole». Superata, per ora, l’emergenza neve, continuano le comprensibili lamentele dei cittadini che chiedono conto dei disagi alla viabilità registrati durante il week end scorso. «Chi non si sottrae al proprio ruolo di riferimento per i cittadini sono i sindaci, in prima linea durante questa emergenza – continua Licata –  che ha evidenziato delle falle nel sistema di intervento in capo a Comuni e Provincia. Proprio in alcune strade provinciali si sono verificati i maggiori disservizi, tra l’altro anche questi imputati dall’opinione pubblica ai Comuni. Nulla a cui i Sindaci non siano abituati, tanto che tutti i Comuni sono già al lavoro per individuare gli spunti di miglioramento del servizio di spalatura in prospettiva futura».

Licata poi conclude: «Tuttavia, riteniamo imbarazzante il silenzio dell’amministrazione provinciale. Di più, un consigliere provinciale, Simone Longhini, in queste ore ha tentato di strumentalizzare la vicenda per meri fini elettorali, cavalcando la rabbia dei cittadini e addossando, nella fattispecie, al Comune e al sindaco di Varese ogni responsabilità gestionale. Un comportamento deprecabile, visto anche il ruolo di coordinamento territoriale che la Provincia detiene e di supporto nei confronti dei Comuni».

Varese 2.0 chiede scusa

E’ sempre colpa di qualcun altro. Inizia così la nota di Varese 2.0 che torna sul tema del tilt viabilistico.

In Italia è sempre colpa di qualcun altro: è colpa di qualcun altro quando vai del dentista, che ti dice che quello che ti ha visitato prima ha fatto un disastro. E vale per tutto: il meccanico, l’idraulico, il muratore…” (Mattia Torre).

Assistiamo al rimpallo di accuse tra maggioranza (di cui Il Movimento Civico Varese 2.0 fa ancora parte, è giusto rimarcarlo e parti della minoranza, in particolare Forza Italia con il consigliere Longhini.

Da sempre, ad ogni nevicata, in ogni comune di questo benedetto Bel Paese, partono gli attacchi speculativi di una parte verso l’altra per i disservizi arrecati alla cittadinanza. A Varese abbiamo assistito a questo “gioco delle parti” ad ogni legislatura, qualsiasi fosse la maggioranza che guidasse la città. Ma questo è l’ultimo inverno prima delle elezioni 2021 ed è speciale, davvero speciale.

Ecco quindi Longhini partire, lancia in resta, contro il sindaco e la sua giunta; pronta allora la parata e risposta del capogruppo Conte che cerca il sostegno dei suoi alleati, chiedendo la condivisione di un documento, a cui la nostra capogruppo avrebbe dovuto aderire.

Ma se si vuole marcare una differenza sostanziale con il passato, se si vuole essere diversi da un’opposizione prevedibile e banale, allora bisogna sapersi fare carico di una responsabilità, fosse pure di un errore di valutazione. E poco cambia se si è stati “meno deficitari” di altri. Sarebbe bastato dire “è stata una nevicata copiosissima in
brevissimo tempo, ha superato le nostre aspettative ed ha messo in evidente difficoltà tutte le risorse messe in campo”.

Longhini, con Forza Italia, è alla ricerca di una spasmodica visibilità, alza la polemica, la socializza e cerca di andare all’incasso. Invece di ignorare, si è scelto di contrattaccare, buttando benzina sul fuoco, sostenendo che è la Provincia quella che si sarebbe dovuta scusare e che Longhini, anche consigliere provinciale, bene avrebbe fatto a lanciare le sue accuse di inefficienza ad essa e non al Comune.

Per non parlare dell’inspiegabile speculazione sui Vigili del Fuoco.

Chi ha ragione, chi ha torto? Cosa comprenderanno i cittadini in tutto questo contendere?

Poche settimane fa, avevamo invitato tutti ad unirci per condividere e costruire insieme utili strategie per il post covid. Nessuna risposta, né dai compagni di maggioranza né dai colleghi di minoranza. Ora ci vien chiesto di schierarci, a favore o contro, sui “nefasti esiti” di una nevicata. Noi non ci stiamo. Noi chiediamo scusa, in silenzio, per le sottovalutazioni che sono evidenti a tutti, in città come in provincia e sulle quali, tutti insieme, sarebbe utile una riflessione approfondita. Forse, cari Conte e Longhini, fareste bene, una volta tanto, ad unirvi a noi.

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