Don Silvio Bernasconi saluta la comunità e Gemonio si commuove

GEMONIO – «Sono stato in mezzo a voi con grande passione nonostante i miei limiti. Vi ringrazio per la pazienza che avete avuto nei mei confronti per capire una persona con un carattere non facile. Mi avete dato una grande testimonianza di fede e siete stati una comunità che mi ha stimolato molto».

Con queste parole, pronunciate questa mattina, domenica 24 luglio, al termine della messa celebrata sul sagrato della chiesa di San Pietro, don Silvio Bernasconi ha salutato la comunità gemoniese al termine del suo ministero alla guida della parrocchia. Il settantunenne sacerdote originario di Cagno, che era giunto in paese dodici anni fa, ora si trasferirà a Comacchio di Cuvio e continuerà a guidare il vicariato di Canonica di Cuveglio e Cittiglio e ad amministrare le parrocchie di Azzio, Comacchio e Orino e, sino alla presa di possesso da parte del responsabile della neonata comunità pastorale, don Mario Zappella, anche di quelle di Gemonio e Caravate.

L’omelia

All’omelia della celebrazione eucaristica, accompagnata all’organo da Bruno Rossi e dai canti della corale parrocchiale diretta da Mario Regina, don Silvio ha rivelato che il suo progetto di vita ha trovato ispirazione nel libro di Michea dove, al sesto capitolo, il profeta spiega ciò che il Signore attende dall’uomo: «Praticare la giustizia, amare con tenerezza e camminare umilmente con Dio».

L’abbraccio

Un lungo e forte abbraccio tra don Silvio e il sindaco, Samuel Lucchini, è certamente l’immagine più significativa di una cerimonia che, nei momenti conclusivi, ha visto alcuni fedeli non reggere all’emozione e trattenere a stento qualche lacrima. Nel suo intervento, il primo cittadino ha sottolineato «il rapporto prezioso tra l’amministrazione comunale e la parrocchia», che nel corso degli anni con l’obiettivo del «mantenimento di un equilibrio sociale» si è concretizzato, tra l’altro, in alcune iniziative in collaborazione con la Caritas parrocchiale, nella trasformazione della scuola dell’infanzia in fondazione e nella difficile gestione della pandemia di coronavirus.

La commozione

Giovanna Ballerio ha rivolto il saluto a don Silvio a nome dell’intera comunità che ha donato al sacerdote un personal computer portatile e dei libri. I fedeli della parrocchia hanno ricordato che don Silvio «è stato parroco con responsabilità, con passione, senza intervalli». Don Silvio, prima dei saluti finali, ha comunque voluto rivolgere uno sguardo al futuro che sarà «un periodo interessante ma non facile per due comunità che finora hanno lavorato poco insieme». In conclusione, una precisazione pronunciata con tono fermo e deciso: «Anche se mi trasferirò a pochi chilometri da qui, con questa comunità io ho finito. La vostra comunità è questa. Deve essere chiaro per tutti».