Doping, ciclismo di nuovo nell’occhio del ciclone. E lo scandalo potrebbe allargarsi

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MILANO – Dallo sci nordico al ciclismo. Lo scandalo doping, scoppiato in Austria ai Mondiali di sci nordico di Seefeld si allarga e il ciclismo è di nuovo nell’occhio del ciclone. Al momento sono due i corridori coinvolti: Stefan Denifl, arrestato e reo confesso e Georg Preidler, 28 anni, della Groupama FDJ di Thibaut Pinot, che si è costituito alla polizia di Graz. Preidler nel 2018 è arrivato 29° al Giro d’Italia e ha vinto una tappa al Tour di Polonia

Ora è presto per comprendere come evolverà questo nuovo scandalo legato alle autotrasfusioni di sangue, ma di certo non prometto nulla di buono e soprattutto il ciclismo (ma tutto lo sport in generale) non ne aveva bisogno.

Il primo nome uscito è quello di Denifl, che nel 2017 aveva conquistato una tappa alla Vuelta con la maglia della Aqua Blue Sport. In questa stagione il 31enne austriaco avrebbe dovuto correre con la CCC, ma lo scorso dicembre aveva rinunciato a sorpresa al contratto. Dopo è uscito anche il nome di Preidler, vincitore lo scorso anno di una tappa al Giro di Polonia e tutt’ora in attività con la Groupama-FDJ, con cui ha corso il Tour du Haut Var due settimana fa. Una vicenda quindi tutta in divenire e non è escluso che nelle prossime ore possano essere coinvolti altri atleti.

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