Sesto, la Protezione Civile si aggiorna. Nel nome di Zamberletti

sesto protezione civile

SESTO CALENDE –  La Protezione Civile a Sesto Calende cresce e si aggiorna, per essere sempre pronta a offrire servizi e competenza ai cittadini nei momenti di criticità e in caso di calamità naturali. Lo scorso sabato 2 marzo, nella sala consiliare cittadina si è tenuto un seminario di aggiornamento rispetto alla sicurezza, e sono stati illustrati il nuovo Codice di Protezione civile oltre che il piano di emergenza comunale. Con grande partecipazione di autorità e forze dell’ordine, e un momento in memoria del padre della Protezione civile, Giuseppe Zamberletti, che qualche anno fa aveva preso parte ad un’esercitazione proprio a Sesto Calende.

La Protezione Civile è rock

La giornata, organizzata con il patrocinio del Comune per cui è intervenuta Jole Capriglia, consigliere con delega all’Ambiente e alla Protezione Civile, ha visto la presenza del questore di Varese Giovanni Pepè, che ha rimarcato «l’importanza e il valore del lavoro dei tanti volontari che dedicano il proprio servizio ai cittadini nei momenti critici di una comunità», oltre che di Gianpietro Beltrami e Luigi Fasani, presidente e formatore del Parco del Ticino. Beltrami, mettendo a confronto le due realtà, «a modo loro senz’altro che rock, la prima perché si muove e agisce senza timore. Il Parco perché grazie alla sua rete di sostegno è la regina della Lombardia». Erano presenti, in più, rappresentanti della Regione e delle Provincia di Varese oltre che delle forze dell’ordine, insieme ai dirigenti scolastici degli istituti di Sesto Calende, le associazioni sportive, dei commercianti, di volontariato, e la pro loco cittadina. E, a distanza, ha portato il suo saluto anche dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli, apprezzando una giornata che è stata «un momento significativo per la continua crescita della Protezione Civile nell’ambito del territorio comunale».

Previsione e prevenzione

I contenuti del Piano di Protezione civile sono stati esposti dal comandante della Polizia Locale Monica Mastriani: il documento è composto da un’analisi delle problematiche del territorio con il relativo piano d’azione in caso di emergenza; il piano comunale, che nella Polizia Locale ha il suo punto di riferimento, è coordinato dal sindaco (in questo momento, dal vicesindaco Giovanni Buzzi). Il nuovo codice è stato invece introdotto da Massimo Noris, dirigente Struttura, pianificazione e volontariato di Regione Lombardia, che ha spiegato come il regolamento, nel coinvolgere 25mila volontari e 900 associazioni in regione, si basa «su quattro punti fondamentali: la previsione, la prevenzione, la gestione dell’emergenza e del post emergenza». Una giornata di formazione e aggiornamento, certo, ma che soprattutto  ha posto l’accento sul senso di missione e sul profondo impegno della Protezione Civile sul territorio in cui opera. E il cui lavoro ben è sintetizzato da una battuta di Giuseppe Zamberletti, che Sesto ha voluto ricordare non con un minuto di silenzio ma con un grande applauso: «L’esercitazione più valida è quella che ha messo in luce problemi e non quella in cui tutto è andato per il meglio».

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