E’ morto Lino Faccincani, benefattore cresciuto all’Opai di Olgiate

lino faccincani

MILANO – E’ morto Lino Faccincani, benefattore milanese, molto legato a Olgiate. A dare la notizia è stata Alda Acanfora, capogruppo di Olgiate Insieme con un post sulla pagina Facebook del gruppo. Faccincani, come scrive Acanfora, con gli olgiatesi «ha avuto sempre un rapporto speciale, lui come il cavalier Lazzarotto, entrambi legati a doppio filo con l’Opai di Villa Gonzaga».

Il post in memoria

Quando l’ingegno, i grandi maestri, le capacità, la determinazione e le opportunità cambiano la vita.

Ci stringiamo alla moglie, ai figli, ai nipoti a chi l’ha stimato e amato.
Padre, marito, figlio…benefattore, Lino Faccincani è venuto a mancare.
Con noi Olgiatesi ha avuto sempre un rapporto speciale, lui come il cav. Lazzarotto, entrambi legati a doppio filo con l’OPAI di Villa Gonzaga.

Non si è mai tirato indietro, con saggezza e determinazione ha sempre guardato oltre. Ha aiutato tutti coloro che dimostravano impegno e rispetto per il proprio lavoro a beneficio anche del prossimo. Nessuno escluso.

Entrato con orgoglio nella storia di Olgiate, lo ricorderemo per sempre.

Per chi volesse approfondire la sua storia, i libri voluti per raccontare la storia dell’OPAI (www.opai.it) lo rappresentano per quanto merita come fulgido esempio cui riferirci nel nostro agire. Un grazie di cuore.

La donazione da 1 milione di euro

Proprio il legame con la comunità olgiatese, in particolare con la storia dell’Opai, aveva portato il benefattore milanese a donare 1 milione di euro finalizzato alla realizzazione di un progetto sociale destinato ai bambini da realizzare all’interno di Villa Gonzaga, dimora storica il cui recupero è ancora in corso. Una donazione che voleva essere anche un segno di riconoscenza e un ringraziamento personale. Svanito per una serie di incomprensioni con l’attuale amministrazione. Anche se la donazione Faccincani l’ha comunque “lasciata” a favore della comunità cambiando però destinazione dell’ente. Resta anche il ricordo di chi ha conosciuto di persona la bontà e la grandezza d’animo di quest’uomo che, con il passare degli anni, non ha mai dimenticato il periodo olgiatese, non semplice, ma decisivo nel salvargli la vita quando era poco più di un bambino.

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