E vissero tutti felici e contenti

favola principe busto

di Gianfranco Bottini 

Cenerentola, Biancaneve e la Bella Addormentata, tre fanciulle e tre favole, che potevano anche essere una  soltanto per quanto si assomigliano fra loro, con ciò evitando di creare una gran confusione nella testa di  molte generazioni di  bambini. L’unico elemento  fermo e unificante  fra le tre favole  è  il Principe; lui alla  fine c’è sempre e risolve tutte le situazioni.

Così deve aver pensato anche il sindaco di Busto Arsizio che alla fine ha deciso di “confessare”: anche lui era d’accordo che, come in tutte le favole che si rispettano, a mettere il punto fermo e a risolvere la favola della nuova “piazza del Conte” dovesse  essere  un Principe, per l’esperienza in materia e per accontentare la Principessa.
Ma di più. Si vocifera che approfittando dell’occasione Busto miri a diventare la “capitale delle  favole”,  cosa per la quale ci sembra attrezzata ben più di tante altre pretese ambizioni di “capitalato”, di oggi e di  ieri.

Si dice che il sindaco stia pensando in grande; stia pensando di confezionare una nuova storia, che  utilizzando, “comme d’habitude”, persone della sua maggioranza in grado di rappresentare la caratterialità dei protagonisti più importanti delle citate tre favole, metta le  stesse in solaio, eliminando i secolari equivoci e semplificando la vita a tanti bambini che da questo momento potranno riferirsi  unicamente alla favola de’ “Il Principe e la Piazza”.

Pare che il sindaco stia lavorando sul cast e sul finale; per ora la storia che sta in mezzo, come sempre, è ancora da scrivere, perché sarà frutto della solita trattativa in maggioranza che  dovrà bilanciare la distribuzione fra Lega e Forza Italia dei vari personaggi, a seconda dell’importanza degli stessi e della simpatia che i vari ruoli possono suscitare sull’elettorato. Facile assegnare il ruolo di Biancaneve, ma la Regina cattiva chi la fa?

Assodato che il Re è lui, che la Principessa non si discute e che il Principe è l’unico personaggio vero e non “farlocco”, si tratta per il sindaco di trovare adeguate coperture per gli altri personaggi più importanti, ben sapendo che, in caso di disaccordo, questa volta non potrà essere lui stesso a interpretare più parti in commedia.

Per il ruolo della Regina Romilda (quella un po’ cattivella, che vuol essere “la più bella del reame!”) lui  un’idea ce l’ha, ma non vorrebbe essere trascinato in un’altra storia di Primarie per le Sorelle Gelose (quelle di Cenerentola) lui giustamente non vede problemi; sarà difficile far accettare i ruoli, ma il potenziale c’è, ottimo, abbondante e più che sufficiente per titolari e riserve. Più impegnativa è l’assegnazione di ruoli per i 7 nani: si tratta di un bel pacchetto, in grado di soddisfare parecchi appetiti.

Sembra che in una riunione preliminare di maggioranza siano state più o meno tracciate le prime idee: quella di soddisfare anche il Gruppo misto, che soffre di frequenti borborigmi, e quella di cambiare i nomi ai 7 nani pur conservandone  le caratteristiche. La scelta dei candidati è stata opportunamente rinviata, mentre sui nuovi nomi da dare pare vi sia l’accordo: Brontolo (l’imbronciato) diventerà  Diegolo, Cucciolo (il nano muto) sarà Iginolo, Dotto (il sapietone) diventerà Gigiolo, Gongolo (il vanitoso) sarà Oraziolo, Mamolo (l’indeciso) sarà Paololo, Pisolo (il sonnolento) sarà certamente Alessolo, Eolo (lo starnutatore) sarà Maxolo.

Una scelta indiscutibile sarà invece per chi interpreterà il Cacciatore di Biancaneve: quello che sembrava cattivo perché doveva uccidere la futura Principessa, ma che poi si è verificato essere un buonuomo, che la risparmia e, giusto per fare un po’ di cinema e accontentare la Regina Romilda, uccide al suo posto un coniglio. Questa parte indiscutibilmente verrà interpretata dal buon Francesco Speroni!

Per quanto riguarda il finale  si è pensato che tutto debba restare più o meno nel canovaccio tradizionale. Pare si sia deciso che il Principe arriverà senza cavallo bianco onde evitare che qualche vigile assatanato gli appioppi qualche multa per divieto di transito in zona pedonale; che eviterà di portare la scarpina uso – Cenerentola, perché la Principessa ha fermamente rifiutato di privarsi del suo tacco 14 da competizione; che si limiterà a baciare la Principessa semplicemente sulla guancia, sufficiente comunque a risvegliare la stessa da un leggero torpore, esito di un trionfale “aperitivo in piazza “ della sera precedente e poi, finalmente, anche per il Principe sarà venuto il momento di capire cosa l’abbiano chiamato a fare a Busto Arsizio.

Questo è ciò che al momento si conosce dell’ambizioso progetto, ma  tutto è in itinere e a noi non resta che concludere, come tutte le favole che si rispettano, con la usuale frase ottimistica che, nel caso specifico, merita però una approfondita verifica di conferma: “E  vissero tutti felici e contenti!”.

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