SOMMA LOMBARDO – Tra le vittime di Easy Parking, il parking di Malpensa al centro della bufera per i disagi causati agli utenti, c’è anche il giornalista del Fatto quotidiano Alex Corlazzoli. Che, dopo aver documentato da cronista la sua disavventura, ha inoltrato formale esposto alla procura della Repubblica. E si domanda come mai sia ancora aperto: «Come cittadini stiamo valutando un’azione legale comune, ma sorprende che il parcheggio continui a restare aperto e continui ad accettare prenotazioni».
La sua disavventura
Nella lettera inviata alla magistratura spiega nel dettaglio tutte le anomalie che ha potuto riscontrare come utente, parlando con decine di altri passeggeri che, atterrati a Malpensa dopo un lungo viaggio aereo, hanno dovuto aspettare fino a sedici ore per riavere indietro la propria auto. «Chi riesce dopo ore o giorni a rintracciare la propria auto la trova spesso danneggiata o con centinaia di chilometri in più e una multa, essendo l’auto su parcheggi di proprietà del Comune ove vi è il divieto di sosta. Lo scrivente come tanti altri ha chiamato sul posto, nel giorno del ritiro dell’auto, i carabinieri che hanno verbalizzato ma non hanno mosso, alla mia presenza, alcuna altra contestazione».
La chiusura immediata
Il giornalista del Fatto quotidiano dice di aver parlato con il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, il quale lo ha assicurato che si è già mosso con tutte le azioni necessarie in suo potere, ma che allo stato attuale non ci sono i presupposti per sospendere l’attività. «A questo punto sorgono degli interrogativi: perché dopo che centinaia di persone hanno denunciato con video, testimonianze, denunce formali ai Carabinieri, quest’attività resta ancora aperta continuando a guadagnare a danno di cittadini che non riescono nemmeno ad ottenere il rimborso?». Corlazzoli chiede anche l’intervento del prefetto Enrico Ricci, «affinché sia data una risposta da parte delle autorità preposte al controllo del territorio ai cittadini e affinché vi sia un’azione immediata a tutela dei viaggiatori e dell’intera cittadinanza di Somma Lombardo».