Ecologisti: «Sbagliati i conti di Neutalia sulla Forsu dell’impianto di Legnano»

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LEGNANO – Un «ampio, quanto immotivato, entusiasmo per il prezzo offerto». È quanto lamentano alcune associazioni ecologiste in merito alle tariffe annunciate da esponenti di Amga per il conferimento e il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano-Forsu (l’“umido”, tanto per intenderci) nell’impianto inaugurato nel marzo del 2022 a Legnano in via Novara (nella foto, un dettaglio).

Associazioni scrivono a sindaci e consiglieri comunali

Dopo le polemiche della scorsa estate sui cattivi odori avvertibili intorno all’impianto e l’inchiesta della Procura di Busto Arsizio su Accam e la sua fusione in Neutalia, l’attenzione degli ambientalisti si sposta sulla gara pubblica indetta da Neutalia per il trattamento della Forsu raccolta nei comuni del Legnanese che sono soci delle diverse società partecipate pubbliche costituenti Neutalia, come Amga. In una lettera inviata la scorsa settimana Gaia, Laboratorio Ambiente, Eco Rete Rete Ecologica Lombardia, Ambiente Futuro Lombardia Tutela Salute Legalità e Comitato Cittadini Calcinato richiamano la decisione assunta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, datata 22 dicembre 2022, sul mercato tariffario dei rifiuti.

Richiamo di Agcm: «No a bandi su misura»

«Tale decisione – riassumono i mittenti – ribadisce, quasi pedissequamente, quanto da alcuni anni cerchiamo, invano, di segnalare e rendere evidente in merito all’acquisizione, al trattamento e al libero mercato della Forsu per l’impianto di Legnano. Oltre a reincardinare nei corretti binari le scelte delle Regione, la decisione dell’Agcm intende agevolare il risparmio dei contribuenti in merito alla Tari e garantire il reale libero mercato che deve essere assicurato alla Forsu, evitando bandi pubblici “sartoriali” o ostacolanti la reale libera concorrenza finalizzata a ottenere il minor costo possibile».

«Irreale il prezzo di 70 euro a tonnellata»

Proprio i costi prospettati da Amga sono il cuore del problema sollevato nella lettera, firmata per le associazioni e i comitati da Stefano Apuzzo e indirizzata ai vertici di Neutalia, a sindaci, assessori e consiglieri dei comuni interessati oltre che alla Corte dei Conti, all’Autorità nazionale anti corruzione e all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

Il prezzo offerto da Amga sarebbe di 70 euro a tonnellata, quando per le associazioni citate «il costo medio di trattamento della Forsu è di 30 euro. E il costo tende progressivamente a calare. Tutto il piano economico-finanziario dell’impianto Neutalia di Legnano basa la propria sostenibilità sul dato falso di un costo di 70 euro a tonnellata, per ben 22 anni: una sorta di “mutuo” pagato con le tariffe dai cittadini».

Di qui la domanda «tutt’altro che retorica: chi pagherà il costo eccessivo e suppletivo, malamente valutato per la gestione della Forsu? I cittadini o gli amministratori di Neutalia e i sindaci, nel momento in cui saranno chiamarti a rendere conto del proprio operato dalla Corte dei Conti?».

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