ELEZIONI AMERICANE 2020 Biden trionfa in Michigan. Sarà lui a sfidare Trump

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Il drammatico tema del Coronavirus anche in America ha fatto passare in secondo piano il secondo Supertuesday, importante appuntamento elettorale delle primarie democratiche. Il circo delle primarie quindi resta un poco in sordina se si considera che anche il New York Times apre con le immagini di Milano e della Galleria Vittorio Emanuele completamente deserta.

Comunque ieri 10 marzo si è votato in 6 Stati, che possiamo definire di seconda fascia, fatto salvo per il Michigan, lo stato delle cosiddette tute blu, la culla dei colossi dell’automobilismo americano (Ford e GM). Qui nel 2016 Trump ottenne una vittoria decisiva per la conquista della Casa Bianca, proprio grazie al voto alla classe operaia.

QUANTI DELEGATI IN PALIO?

Primarie in Idaho, 20 delegati (primarie aperte)

Primarie in Michigan, 125 delegati (primarie aperte)

Primarie in Mississippi, 36 delegati (primarie aperte)

Primarie in Missouri, 68 delegati (primarie aperte)

Caucus in North Dakota, 14 delegati (caucus aperti)

Primarie in Washington, 89 delegati (primarie miste

Il VINCITORE STATO PER STATO

Primarie in Idaho, 20 delegati  BIDEN

Primarie in Michigan, 125 delegati  BIDEN

Primarie in Mississippi, 36 delegati BIDEN

Primarie in Missouri, 68 delegati  BIDEN

Caucus in North Dakota, 14 delegati  SANDERS

Primarie in Washington, 89 delegati   SANDERS/BIDEN

SFIDA BIDEN – SANDERS

Occhi puntati su Michigan e Washington.  Questo turno elettorale sembrava fin dall’inizio essere molto favorevole a  Joe Biden, che secondo i tutti sondaggi avrebbe ottenuto un plebiscito in Missouri Mississippi e un ottimo risultato in Michigan.
E i pronostici sono stati rispettati in pieno. Travolgente vittoria nel Sud, in Mississippi Biden ottiene un clamoroso 81% di preferenze rispetto al 14% di Bernie Sanders, discorso simile anche nel vicino Missouri dove la sfida finisce 60% a 34% per l’ex vice presidente di Barack Obama.

LA RUST BELT

Ma il dato più importante, anche per il significato politico arriva dal Michigan, Stato chiave per ogni elezione americana, è il primo vero Stato della Rust Belt ad andare al voto. Quella serie di Stati, vecchio cuore industriale degli States, un’ampia fascia geografica che da New York arriva sino in Illinois, è il vero emblema della Rust Belt è il Michigan, culla della grande industria automobilistica, lo Stato delle cosiddette tute blu. Qui nel 2016 Sanders si aggiudicò le primarie contro Hilary Clinton e fu il primo vero campanello d’allarme per i democratici, infatti alle presidenziali Trump si aggiudicò questo Stato che sembrava una roccaforte democratica, qui l’ultimo repubblicano ad aggiudicarsi lo Stato alle presidenziali fu Bush Senior nel 1988.

Nel Michigan questa volta Biden ha vinto con un bel margine, 57% contro il 37% di Sanders, segnale inequivocabile che Biden ora è lanciato verso la vittoria, infatti se il trend eroso in Michigan dovesse trovare conferma negli altri stati della Rust Belt (Pennsylvania, Ohio, Indiana, Illinois) la vittoria di Biden sarebbe certa.

SANDERS  E LA COSTA WEST

Sanders oggi subisce una vera sconfitta, la prima, e forse già fatale per il senatore del Vermont. Sanders tiene, per modo di dire, solo nella costa Ovest degli State, è in testa nello stato di Washington, seppur per un soffio (mentre scriviamo lo spoglio è al 70%). Una vittoria, che se confermata, non è sufficiente a fermare l’avanzata di Biden. La delusione per Sanders arriva anche dal piccolo Idaho, Stato del nord ovest schiacciato tra gli Stati di Washington e Montana, dove Biden ha vinto con 6 punti di margine. L’unico vero sorriso, comunque amaro, arriva dal North Dakota. Lo Stato delle immense praterie premia Sanders ma essendo il 48esimo su 50 Stati  per numero di abitanti, vedeva in palio solo 14 delegati, un’inezia nel contesto generale.

LA CORSA CONTINUA

La corsa di Sanders certamente continuerà, condizionata dal Coronovirus che sembra essere arrivato prepotentemente anche negli States. In ogni caso il prossimo appuntamento elettorale sarà il prossimo martedì, quando si voterà in 4 Stati importantissimi per numero di delegati: Florida, Arizona, Ohio e Illinois. Dopo questo terzo super martedì, con ben 577 delegati in palio, forse avremo la consacrazione del vero rivale di Donal Trump alle prossime elezioni presidenziali.

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Giacomo Iametti

Lo speciale Elezioni Americane 2020 ci accompagnerà fino al prossimo 3 novembre, giorno delle 59esime elezioni presidenziali nella storia degli Stati Uniti. Si tratta di un appuntamento settimanale a cura di Giacomo Iametti e Simone Cecere, creatori della pagina Instagram Elezioni Americane 2020 (CLICCA QUI per accedere), una striscia quotidiana di poco più di un minuto in cui, attraverso Stories, sondaggi, grafici e approfondimenti, viene raccontato tutto ciò che succede Oltreoceano nella corsa alla Casa Bianca.

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