LONATE POZZOLO – Quattro uomini e due donne, quanti sono anche gli assessori esterni. A prescindere dalle preferenze personali che ciascun candidato consigliere raccoglierà il prossimo 10 maggio, in caso di vittoria elettorale Nadia Rosa (Uniti e liberi) ha già pronta la sua squadra. Dopo le prime anticipazioni durante la conferenza stampa di presentazione nella sede di Periferia sociale, ieri sera a Tornavento l’aspirante sindaco ha svelato le ultime pedine mancanti della sua giunta.
La giunta al completo
Angelo Ferrario avrà la delega al Bilancio e alla programmazione economica, mentre Melissa Derisi si occuperà di Servizi sociali. Siederanno in giunta insieme a Giancarlo Simontacchi, vicesindaco con delega alla Cultura, l’unico con esperienza assessorile (era nell’esecutivo di Piergiulio Gelosa). Completano la squadra Luca Perencin (Lavori pubblici), l’ex candidato sindaco uscito sconfitto alle ultime Amministrative nel confronto con Danilo Rivolta, e Paolo Risi (Urbanistica), architetto nella pubblica amministrazione (lavora in Comune a Samarate). Le deleghe non assegnate restano nelle mani del sindaco. In caso di vittoria di Uniti e liberi, dunque, a giugno il totogiunta nemmeno scatterebbe.
No alle spartizioni
«La logica di spartizione non ci appartiene affatto», spiega Nadia Rosa, motivando la scelta di non aspettare il gradimento dell’elettorato per la composizione della giunta. Una scelta, dice, basata sulla trasparenza, primo atto concreto per dare un segno di discontinuità con il passato. «Il punto di partenza che ci accomuna è certamente l’esigenza di un cambiamento di rotta. E’ purtroppo diventato evidente a tutti che l’interesse del singolo era il motore che muoveva l’ex sindaco Danilo Rivolta. La prima necessità per tutti è quindi garantire sempre la legalità, la trasparenza e l’assenza di conflitti di interessi, anche solo sospettati. Onestà e imparzialità dovranno essere le parole d’ordine che guidano ogni decisione che verrà presa in Comune. E’ quasi banale dirlo, ma abbiamo visto che purtroppo in passato non è stato così».