Elezioni, in provincia di Varese l’Europa è delle donne. Ecco chi potrebbe farcela

Comi Tovaglieri Macchi
Lara Comi, Isabella Tovaglieri e Paola Macchi

VARESE – In provincia di Varese, le elezioni europee di maggio vanno declinate al femminile. Sono le candidate donne le più accreditate del successo finale, sia perché nelle diverse liste, perlomeno le maggiori, sono loro che rappresentano il territorio, sia per le effettive possibilità di essere elette in virtù del cosiddetto voto di genere, che impone comunque, a fronte di una preferenza per un candidato maschio, di indicare sulla scheda anche il nome di una donna se l’elettore decide di scrivere più di una preferenza (ne sono ammesse un massimo di tre). Se ciò non accadesse, il voto sarebbe nullo. Ecco comunque le tre candidate con concrete possibilità di superare positivamente il turno elettorale, almeno fino a prova contraria.

Lara Comi

La veterana delle urne europee, nonostante la sua giovane età (36 anni) è Lara Comi, a Strasburgo dal 2009. Eletta con Forza Italia si ripresenta per la terza volta. Possibilità di rielezione? Molto dipenderà dal risultato dei berlusconiani, in fase calante rispetto al passato. E molto dipenderà dal numero di consensi personali che riuscirà a raccogliere l’eurodeputata forzista: nelle due volte precedenti, Lara Comi aveva sbaragliato il campo con una doppia messe di decine di migliaia di preferenze: 60mila all’esordio, più di 80mila cinque anni fa. All’epoca, l’eurodeputata saronnese correva in ticket con due pezzi da novanta, Roberto Formigoni e Mario Mauro, che in qualche modo le hanno spianato la strada. Ora è però al secondo posto in lista, dietro al leader Silvio Berlusconi: segno della considerazione che le riserva il partito, benché la concorrenza nella vasta circocsrizione di Nord Ovest sarà agguerrita proprio all’interno di Forza Italia. In lizza c’è anche l’onorevole Giusy Versace, varesina d’adozione essendo stata eletta il 4 marzo di un anno fa nel collegio di Varese. Da non sottovalutare la presenza di Elisabetta Fatuzzo, ex consigliera regionale del partito dei Pensionati, campione di preferenze.

Isabella Tovaglieri

Per Isabella Tovaglieri, vice sindaco a Busto Arsizio, si sono mossi compatti i vertici della Lega: la vogliono a Strasburgo e a Bruxelles. Giovane (31 anni), spinta dalla forte componente dei Giovani Padani, la Tovaglieri parte con i favori del pronostico. Il suo handicap? Deve farsi conoscere oltre i confini del Varesotto, trovando sponde sicure anche in Piemonte, in Liguria e in Valle d’Aosta, regioni in cui si estende la circoscrizione elettorale. Tra i venti candidati, ci sono avversarie di tutto rispetto. Due nomi su tutti: Andreina Gancia in Calderoli e Silvia Sardone. Ma a differenza di Forza Italia, nella Lega si veleggia con meno fatica: i sondaggi danno i crescita esponenziale il partito di Matteo Salvini, fino al punto che sono previsti almeno otto, se non dj più, eurodeputati con la casacca del Carroccio. Facile pensare che anche Isabella Tovaglieri possa pedalare in discesa, al netto di alcuni mugugni, tenuti prudentemente sottotraccia, raccolti proprio nel Varesotto, dove qualche leghista di lungo corso rampogna sulla candidatura del vice sindaco bustocco a fronte di altri esponenti ritenuti meglio spendibili. Ma si sa, alla fine, nella Lega tutti finiranno coperti e allineati.

Paola Macchi

L’architetto gallaratese, esperta di feng shui, ci riprova con le Europee. Dopo l’insuccesso di un anno fa nella corsa per il Senato, Paola Macchi è la candidata del territorio per il Movimento Cinque Stelle. Scelta dopo tre turni di votazione degli iscritti alla piattaforma Rosseau, secondo una procedura simile alle primarie ma sulla base di votazioni online, Paola Macchi scende in gara accanto a un’altra candidata che ha collegamenti con il Varesotto, Mariangela Danzì, che è stata segretaria generale di Villa Recalcati. Nel  curriculum della Macchi ci sono cinque anni come consigliere regionale al Pirellone, dove si è fatta le ossa sul versante politico. Possibilità di successo il 26 maggio? Discrete, benché molto è legato al risultato complessivo dei pentastellati, che devono vedersela con previsioni elettorali non propriamente lusinghiere, comunque sufficienti, se i sondaggi dovessero essere confermati, per eleggere un discreto numero di eurodeputati.

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