SAMARATE – «Il nostro fine è capovolgere questa maggioranza, frantumarla e giungere così al ballottaggio». Gioca a viso aperto Alessandro Cenci nella sua prima conferenza da candidato sindaco con la lista civica “Samarate Insieme”.
Alternativi al nulla
«La Giunta Puricelli è stata un’esperienza che non ha prodotto nulla e così abbiamo deciso di passare dalla preoccupazione all’azione», ha spiegato Cenci, accompagnato da un gruppo di sostenitori. Tra loro Domenico Aiello, protagonista delle Amministrative del 2019, Luigino Portalupi e Sergio Mazza, assai critico sull’amministrazione uscente: «Potremmo stare qui fino a stasera a parlare di cosa non ha funzionato in questi 5 anni, a partire da assessori interessati soltanto allo stipendio e a un sindaco inesistente che compare soltanto con la paletta in mano quando ci sono gli incidenti per far vedere che è bravo. Per gestire l’ottavo Comune della provincia di Varese servono competenza, capacità e volontà. E invece, dopo 15 anni di Lega, il degrado è sotto gli occhi di tutti».
Obiettivo ballottaggio
“Samarate Insieme” si pone sullo scacchiere politico come una lista civica che ha unito le forze in «Comitato di Liberazione di Samarate per il rilancio della città». Correrà da sola perché il Pd non li ha voluti e Samarate Città Viva «non ci ha nemmeno ricevuti». Con il Movimento5Stelle invece si è aperto un dialogo proficuo e anche se al momento i percorsi rimangono separati, rimane accesa «un’ampia e seria disponibilità a cercare un percorso comune». Cenci, volto noto della scena associativa samaratese, punta a raccogliere il maggior numero di consensi per poi provare a spostare gli equilibri al secondo turno. In caso di ballottaggio, dice, «ragioneremo con tutti a partire dai temi e dalle progettualità». Anche con il centrodestra? «Tendiamo a parlare con le persone intelligenti», risponde caustico Mazza.