SAMARATE – Sono giorni di grande fermento in municipio a Samarate per rispettare i tempi del Pnrr e non perdere i 4,5 milioni di euro ottenuti ormai un anno fa grazie ai fondi destinati alla rigenerazione urbana. In particolare, negli ultimi tre giorni del 2023 sono stati appaltati ben 11 interventi che verranno realizzati nei prossimi mesi.
Gli appalti
Nello specifico la pista ciclabile in fregio a viale Europa (tratto sud) è stata affidata alla impresa Ramella, mentre del recupero di Sala Pozzi se ne occuperà Varese Porfidi. Ad Airoldi srl toccherà la riqualificazione del parcheggio delle scuole De Amicis, mentre la Lithos firmerà il restauro del Palazzo municipale oltre che di Villa Montevecchio e dell’ex comando di polizia locale. E poi ancora: a Orizzonte Verde è stata assegnata la pista ciclabile di via Agusta, a Ecotraffic la pista ciclabile di via San Gervaso, alla impresa Foti i lavori di completamento della palestra polifunzionale di via Borsi (con realizzazione del nuovo parcheggio esterno), ad Alfer il rifacimento della pista d’atletica di Verghera, a Fratelli Cialtrone la riqualificazione delle ex scuole di Cascina Costa, a Urbano il nuovo manto sintetico e manutenzione degli spogliatoi al campo sportivo di San Macario.
I fondi
Samarate utilizza per questi interventi i fondi statali destinati «alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale». Insieme a Varese capoluogo e Saronno, furono gli unici Comuni in provincia a ottenere i fondi del Pnrr alla Missione 5 “Inclusione e coesione”, componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”.
I contributi vennero assegnati in via prioritaria «a favore dei Comuni che presentano un valore più elevato dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM)», un indicatore che si basa su sette parametri di valutazione dell’incidenza del disagio (percentuale delle famiglie monogenitoriali giovani, di famiglie con più di 6 componenti e di famiglie analfabete o senza titolo di studio, popolazione in condizione di affollamento grave, giovani fuori dal mercato del lavoro, quota di famiglie composte solo da anziani e di famiglie in situazione di disagio economico). Con questi indicatori, i soldi andarono per la stragrande maggioranza al Sud Italia. Ma con alcune eccezioni.