Enti bilaterali, in un anno 770mila euro per imprese e lavoratori del Varesotto

enti bilaterali euro varesotto

VARESE – Oltre 770mila euro immessi nel sistema e investiti in prestazioni assistenziali e in iniziative a favore di imprese e lavoratori. Gli Enti bilaterali di Confcommercio Varese nel 2019 hanno “movimentato” più di un milione di euro, il 74% dei quali distribuiti alla collettività. È ciò che emerge dal bilancio sociale diffuso oggi, giovedì 17 settembre, e per la prima volta in formato online sul sito www.entibilaterali.va.it. «Lo scopo è rendere pubblica la nostra mission, ovvero quella di essere un moltiplicatore di risorse. Trasformiamo in servizi e contributi la quota versata da lavoratori e aziende». I numeri mostrano un’attività a trecentosessanta gradi su tutto il territorio provinciale, frutto della professionalità e della grande disponibilità di un team altamente specializzato, che opera spaziando su quattro aree: lavoro, formazione, welfare e sicurezza.

I settori di riferimento

Commercio e turismo sono i settori di riferimento: in media il versamento annuale della quota dovuta all’Ente bilaterale va dai 20/30 euro per ogni dipendente, a fronte della possibilità di chiedere e ottenere prestazioni assistenziali fino a 400 euro per ogni lavoratore. Spese sanitarie per figli disabili (43mila euro), iscrizioni alle scuole (70mila euro), bonus bebè (33mila euro), acquisto dei libri scolastici (32mila euro), centri estivi (15mila euro): queste le principali aree di intervento che nel solo 2019 hanno visto la distribuzione di quasi 200mila euro. Per quanto riguarda il contributo “restituito” alle aziende commerciali (2.500 quelle seguite) e del turismo (1.280), le due voci principali sono l’acquisto dei nuovi registratori di cassa (38mila euro) e soprattutto la formazione continua (160mila euro): 2.600 lavoratori formati, 138 corsi per un totale di 923 ore di lezione.

I lavoratori assistiti

I lavoratori assistiti dagli Enti bilaterali sono quasi 31.500: 24mila del settore del commercio e 7.550 del comparto turistico del quale fanno parte i bar (563), i ristoranti (537), alberghi (88), mense (33) agenzie di viaggio (35). Nel commercio, il 77,5% degli operatori ha un contratto a tempo indeterminato (percentuale che scende al 64, 7% nel turismo) e l’86% delle aziende ha al massimo 10 dipendenti (nel turismo questa percentuale arriva invece al 91,7%). E a proposito di formazione, gli Enti bilaterali si sono schierati in prima linea durante il periodo del lockdown coprendo i costi dei corsi in videoconferenza gratuiti proposti dalle cinque Ascom territoriali (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Luino). In otto settimane quasi 5.000 partecipanti, 65 corsi. Decine gli argomenti trattati: dal web in tutte le sue declinazioni, a partire dal marketing, fino all’e-commerce, passando per lo smart working e all’utilizzo dei social in chiave commerciale.

Domanda, offerta e apprendistato in un portale del lavoro

Tra i servizi degli Enti bilaterali c’è anche quello di domanda e offerta lavoro: con il portale My Job viene offerta una vetrina all’interno della quale trovare le proposte in provincia di Varese, sempre riferite ai settori del terziario e del turismo. «Andiamo incontro al fabbisogno delle nostre imprese e dei lavoratori, soprattutto in un periodo delicato come quello che stiamo attraversando. Dal nostro punto di osservazione, in base alle richieste che ci stanno arrivando, sono in prevalenza i quarantenni in cerca di occupazione e nella maggioranza dei casi sono donne». I servizi proposti comprendono quello sull’apprendistato: certificazione dei contratti, progettazione del piano di lavoro, programmi di formazione dell’“apprendista” e la valutazione delle competenze dello stesso. Attivo, poi, lo sportello dimissioni: sono oltre cinquecento quelle seguite nel corso del 2019.

enti bilaterali euro varesotto – MALPENSA24