Busto, Eolo nella bufera: truffa e furto di radiofrequenze. Arrestato l’Ad

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BUSTO ARSIZIO – Eolo in ginocchio: accuse per  truffa ai danni dello Stato pluriaggravata, furto di radiofrequenze non autorizzate pluriaggravato e turbata libertà dell’esercizio di un’industria o di un commercio. La guardia di finanza ha arrestato il legale rappresentante, Luca Spada e sequestrati conti per un valore di tre milioni e mezzo di euro. Spada è ai domiciliari.

Sequestrati conti per tre milioni e mezzo di euro

Le indagini avrebbero fatto emergere come la società fornisse illegittimamente al pubblico servizi di connessione ad “internet veloce” tramite tecnologia wireless, occupando frequenze non ancora assegnate dal Ministero dello Sviluppo Economico, procurandosi, accanto ai ricavi derivanti dall’attività lecitamente svolta, un illecito profitto pari alla somma di denaro sottoposta a sequestro.In particolare, la società, grazie a modem di ultima generazione forniti ai propri abbonati, utilizzava – senza autorizzazione stando agli investigatori – una banda di frequenza non assegnata a nessun operatore ed era in grado di offrire una connessione internet più veloce. Tale comportamento, secondo gli inquirenti, non solo avrebbe arrecato danno allo Stato in assenza del pagamento degli oneri di concessione, ma ha consentito all’azienda di ampliare la propria quota di mercato a discapito della concorrenza che agisce in modo lecito sulle bande consentite.

Sei le persone iscritte nel registro degli indagati

Nel corso delle indagini, gli inquirenti avrebbero accertato che l’impresa in questione, utilizzando illecitamente un sistema informatico di controllo a distanza delle proprie antenne dislocate sull’intero territorio nazionale, è riuscita ad eludere i controlli che periodicamente il Ministero dello Sviluppo Economico svolge sull’utilizzo delle bande di frequenza assegnate agli operatori del settore. I 6 presunti responsabili (l’arrestato ed altri 5 manager) sono indagati per i reati di truffa ai danni dello Stato pluriaggravata, furto di radiofrequenze non autorizzate pluriaggravato e turbata libertà dell’esercizio di un’industria o di un commercio. Anche la stessa società, non avendo adottato modelli organizzativi e di gestione idonei a prevenire reati della specie, è indagata perché ritenuta responsabile dei reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio, secondo le norme della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

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