Estate mai iniziata alla colonia dell’Aprica. «Ora puntiamo alle settimane bianche»

aprica colonia comerio busto

APRICA – Prima il Covid e il lockdown, poi l’acqua contaminata e i lavori idraulici per allacciare la struttura all’acquedotto. Sta di fatto che la colonia Comerio dell’Aprica, dopo due due “false partenze”, ora spera di poter accogliere gli ospiti a partire dalla prossima stagione invernale.

Doppia falsa partenza

Il cambio di gestione della struttura è nato sotto una stella sfortunata e non certo per colpa di chi si è aggiudicato il bando di Palazzo Gilardoni, che anzi ce l’ha messa tutta per tenere aperte le porte della colonia. Nulla si è potuto fare nel periodo del lockdown, ma i gestori erano pronti ad aprire per i mesi estivi, seppur con tutte le limitazioni e il rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Tanto che hanno anche preso le prime prenotazioni. Salvo poi essere costretti a disdire e rimandare una seconda volta l’apertura.

Questa volta, infatti, a chiudere i battenti della Comerio è stata l’acqua risultata contaminata. Nulla di particolarmente grave per la salute delle persone, ma che ha suggerito al Comune di Busto, proprietario della struttura, di cambiare “fonte”: non più dal pozzo, bensì direttamente dall’acquedotto. Intervento quindi necessario e che ha comportato la chiusura. Che secondo quanto spiega Luca Lanzano, referente della Nueva Idea che gestisce la casa vacanze, «dureranno fino a fine novembre. Almeno così ci hanno comunicato dagli uffici di Palazzo Gilardoni».

Si spera nelle settimane bianche

Intervento che una volta terminato comporterà anche costi non calcolati (poiché inaspettati) al momento del bando. «Ma su questo – confida Lanzano – dal momento che con l’amministrazione il dialogo in corso è buono non dovrebbero esserci grossi problemi. Nel senso che noi siamo pronti a rispettare tutto quanto è stato previsto in fase di assegnazione della struttura».

Insomma ora la speranza di vedere di nuovo viva e ospitale la Comerio slitta a dicembre, «giusto in tempo per le settimane bianche delle scuole – conclude Lanzano – ed emergenze che possono sempre insorgere all’ultima ora. Se tutto andrà bene poi dovremo correre anche per la promozione della riapertura, poiché la durata dei lavori non è certa e non possiamo rischiare di vendere ospitalità che poi non siamo in grado di rispettare».

busto colonia aprica comerio acqua – MALPENSA24