Si chiudono gli Europei. Martinenghi è re di Roma, 3° oro in staffetta

Europei Nuoto Roma Martinenghi Castiglioni

ROMA Nicolò Martinenghi è il re di Roma. Tete vince il suo 3° oro agli Europei (più un argento) e trascina letteralmente la staffetta 4×100 mista alla vittoria con un vantaggio colossale di 4”4 (3’28”46 il tempo) davanti alla Francia e all’Austria. L’Italia chiude con 13 medaglie d’oro da campione continentale in una rassegna, quella romana, indimenticabile per successi e per organizzazione. Insieme a Tete salgono sul gradino più alto del podio della staffetta (foto di repertorio) Thomas Ceccon (per lui 4 ori), Alessandro Miressi e un grande Matteo Rivolta, schierato a sorpresa nella frazione a delfino. Straordinario Martinenghi, che nella rana fa letteralmente il vuoto sugli avversari.

Arianna Castiglioni medaglia di legno nei 50 rana

Arianna Castiglioni è beffata nelle ultimissime bracciate e non va oltre il 4° posto. Nella finale dei 50 rana la bustocca doveva cercare di replicare il super tempo delle batterie (29”44) e invece fa quel secondo in più (30”43) che la spinge giù dal podio. Vince come da pronostici Ruta Meilutyte (29”59) che precede Benedetta Pilato (29”71) e la britannica Imogen Clark (30”31). Per Arianna Castiglioni una “medaglia di legno” dolce-amara: da un lato è la rivincita della bustocca rispetto alla mancata finale dei 100 e 200 rana; dall’altro c’è la consapevolezza che una medaglia europea era davvero alla portata. “Mi dispiace per questo tempo, perché la medaglia la potevo conquistare. I 50 metri sono difficili, perché se sbagli qualcosa mandi all’aria la gara. E’ stata una stagione lunga e intensa. Nella prossima cercherò di vivere le gare in maniera più serena come sto facendo ultimamente” il commento di Arianna Castiglioni ai microfoni di Sky.

Il commento di Cesare Butini (Direttore Tecnico della Nazionale)

È facile fare un commento di conclusione con un Europeo così, ma soprattutto dopo una stagione che ha visto la nostra Nazione protagonista su tutti i fronti. È stata una stagione complicata a partire da agosto dell’anno scorso: l’Olimpiade, un Mondiale e un Europeo di vasca corta, e un Mondiale e un Europeo di vasca lunga. Devo fare un plauso ai nostri tecnici che hanno mantenuto una buona programmazione e preparazione. Ma soprattutto agli atleti che sono riusciti a mantenere un focus attentino molto importante. Le medaglie piacciono sicuramente, ma devo dire che, indipendentemente da quelle, sono state fatte delle ottime prestazioni a livello cronometrico. Prestazioni che avrebbero avuto risalto anche in un altro contesto. Abbiamo vinto anche un’altra sfida: quella di gestire una nazionale di 58 atleti e 23 membri dello staff. Non era così impossibile come si poteva pensare.

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