Eva Onlus Busto: «La violenza sulle donne aumenta del 30%». La Bcc in aiuto

violenza donne

BUSTO ARSIZIO – Come in molti avevano predetto il lockdown e la convivenza forzata in famiglia ha provocato effetti nefasti in termini di violenza psicologica e fisica sulle donne. A lanciare l’allarme per l’area del basso Varesotto è il centro antiviolenza E.Va onlus di Busto Arsizio che dall’inizio della pandemia ha ricevuto più di 200 richieste di aiuto, registrando un aumento degli accessi del 30%. «Una situazione tragica e pericolosa per tutta la comunità. Ecco perché abbiamo deciso di destinare un contributo straordinario all’associazione», dichiarano dalla Banca di credito cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate.

Violenza senza distinzioni

Sono donne dai 16 agli 84 anni, per lo più italiane e con un livello di istruzione mediamente elevato le vittime di violenza che si sono rivolte a E.Va onlus, il centro antiviolenza di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Somma Lombardo. Dall’inizio della pandemia alla fine del 2020, sono state oltre 200 quante hanno bussato, chiamato, contattato e chiesto aiuto alle professioniste del centro per denunciare una situazione di violenza fisica, psicologica ed economica non più sopportabile. Davanti all’aumento di accessi registrato  la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha deciso di dedicare un contributo straordinario al centro antiviolenza.

Forte incremento in Valle Olona

«Dal lockdown in avanti molte situazioni famigliari problematiche si sono acuite e purtroppo altre nuove sono emerse», racconta Elisabetta Marca, presidente di E.Va onlus. Da marzo, infatti, il centro ha registrato più di 200 richieste di aiuto e gli accessi sono aumentati di oltre il 30%, con un forte incremento nei paesi della Valle Olona. «Non potendo agire di giorno per la convivenza con i loro maltrattanti, le vittime hanno contattato il centro nelle notturne, chiamando il 1522 oppure utilizzando i canali social e il nostro sito internet».

Attenzione ai giovani

Analizzando i dati emersi, i casi non sono riconducibili a una specifica fascia sociale. «Tra le donne che si sono rivolte a noi, sette su dieci sono italiane con un livello di istruzione alto», prosegue Marca. «Molti sono stati i casi di violenza assistita da minori, una forma di abuso minorile e un maltrattamento psicologico nei confronti dei più giovani e, quindi, fragili». Nonostante il quadro fortemente problematico, però, emerge un elemento positivo: le denunce sono aumentate, tanto che il 70% delle donne che hanno deciso di chiedere aiuto, hanno anche avuto il coraggio di sporgere denuncia nei confronti del loro violentatore.

Bisogna cambiare mentalità

«La strada da fare è però ancora molta. Non solo dobbiamo tenere sempre la guardia alta su tema e  sostenere e potenziare le strutture capaci di dare risposta, ma dobbiamo anche creare una cultura differente. Purtroppo, negli ultimi mesi abbiamo scoperto che molte situazioni erano solamente latenti e il fenomeno è molto più ampio di quanto si possa pensare».

L’aiuto della Bcc

Ecco allora che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, oltre a confermare la collaborazione con E.Va onlus avviata nella primavera del 2019, ribadisce «la necessità di non fermarsi. Gli effetti nefasti della violenza sono a breve e a lungo termine e spesso portano le donne all’isolamento, all’incapacità di lavorare, a limitarne la capacità di prendersi cura di sé e dei propri figli. Inoltre, i bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari soffrono di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti della violenza di genere si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità», spiega il presidente Roberto Scazzosi.

Per questo motivo la banca ha predisposto un contributo straordinario anche per Amico Fragile, onlus che gestisce il centro antiviolenza all’interno dell’ospedale di circolo di Varese e fornisce assistenza sociosanitaria e di tutela dei diritti civili a chi subisce abusi. «L’auspicio è che tutti, ciascuno per la propria parte, possiamo essere in prima  linea per fermare la piaga della violenza di genere».

Eva Onlus avverte: «Troppa violenza sulle donne a Busto». E inaugura la nuova sede

busto arsizio eva onlus violenza donne – MALPENSA24