FABIO RAVEZZANI: “Porte chiuse per tutti almeno per le prossime due settimane”

“Avrei disposto le porte chiuse per tutti, ma mi rendo anche conto che tutte le società italiane di fronte a un provvedimento di questo genere potrebbero essere penalizzate da un danno economico da decine di milioni di euro. La strada tuttavia doveva essere questa fin dall’inizio secondo me”. È la valutazione del Direttore delle Reti Mediapason, Fabio Ravezzani, di fronte alla caotica situazione del calcio italiano che si è venuta a creare nelle ultime ore dopo i recenti provvedimenti a macchia di leopardo disposti dalle istituzioni governative e calcistiche. Il popolare volto televisivo ha indicato la strada dell’uniformità dopo che anche negli ultimi weekend alcune squadre hanno giocato e altre no. Il “caso” più spinoso resta quello di Juve-Inter rinviata a data da destinarsi e con modalità ancora tutte da chiarire.

Step intermedi di verifica del contagio

“Credo che almeno per le prossime due settimane – ha aggiunto Ravezzani – si potrebbe andare avanti con tutte le partite a porte chiuse. A quel punto, fra due settimane facciamo un check e verifichiamo lo stato del contagio. Dal quadro aggiornato della diffusione del virus – ha aggiunto – potranno poi essere stabiliti nuovi provvedimenti rispetto alla successiva gestione del calendario del campionato”. Una riflessione in linea con lo progrssione fisiologica del virus, non ancora nel suo punto più alto di crescita, che nel frattempo purtroppo sta galoppando, raggiungendo sempre più province e regioni italiane. “C’è stata purtroppo una gestione politica confusa e caotica che è passata attraverso due stadi: il primo è stato quello dell’allarmismo con le pressioni fortissime e anche con risposte secondo me eccessive. Risposta eccessiva come ad esempio quella di rinviare Inter-Samp. Gara rinviata con ancora pochi contagiati. Quando poi la politica si è accorta che questo contagio poteva esporsi a un danno economico enorme, ha fatto l’inversione a U cercando di dare un messaggio positivo, più distensivo e cauto. Ma in realtà il contagio è peggiorato e la situazione è degenerata. Le componenti coinvolte hanno tergiversato con la politica che sperava di fare rientrare certe misure”.

Gestione caotica

La gestione di Juve-Inter finisce nel caos più assoluto: “Nel disperato tentativo di dare un’immagine di normalità la politica ha tergiversato fino a giovedì sera. A questo punto ha fatto sapere alla Lega che Juve-Inter a porte aperte non era giocabile. E qui si innesca il cortocircuito. Se i Ministri Spadafora e Speranza arrivano alla conclusione che il contagio è un pericolo – ha concluso il Direttore – non può lasciare questa decisione a una società privata che come primo obiettivo ha la valorizzazione dell’aspetto economico”. Dal calendario in sovraccarico ne esce penalizzata soprattutto l’Inter: “Oggettivamente è la società che ha avuto il danno più importante perché è quella che ha avuto più partite rinviate. Credo che si arrivi alle porte chiuse ovunque perché i contagi non potranno che aumentare in queste settimane. Questo dicono i dati. Nel calcio la soluzione più logica secondo me era quella delle
porte chiuse, ma si giocherà: questo doveva fare il governo fin dall’inizio”.

Fabio Ravezzani Portechiuse Malpensa24