SPECIALE YOGA – Lo Yoga: un tempo sospeso nel presente

boldrini speciale yoga

di Laura Bertoni
( scuola Yoga Gallarate – Karma Chakra)

L’inverno è una stagione che invita all’introspezione, a ritirarsi al proprio interno, a guardare dentro se stessi in silenzio per raccogliere nuova consapevolezza e prepararsi al rifiorire della stagione successiva.

Se per alcuni questo può essere un periodo di riflessione e una parentesi utile per imparare a lasciar andare ciò che non è più necessario, per molti è invece un momento in cui si rischia di dover fare i conti con sentimenti di insoddisfazione per la propria vita e di sfiducia in se stessi e nel futuro.

Da momento di introspezione e raccoglimento prima di una nuova fase, l’inverno rischia di trasformarsi in un periodo di chiusura e di totale ripiegamento, complice la pigrizia che porta a ridurre le occasioni di vita sociale e di attività fisica.

Alla poca voglia di uscire e di cimentarsi in pratiche sportive si somma l’impressione di non avere mai abbastanza tempo, nelle proprie giornate o nelle proprie settimane, per dedicarsi una pausa o per programmare una nuova attività, per quanto gratificante e salutare questo possa apparire.

“Lo yoga ci ruba allo scorrere del tempo”.

(Fabrizio Boldrini)

La mancanza di tempo, l’impressione di essere sommersi da un cumulo di impegni o – più in generale – di essere “stressati”, sono sentimenti che affliggono le nostre giornate – prese in un vortice di doveri lavorativi e familiari – e questa amara constatazione non permette di vivere con serenità.

Proprio il “tempo” è l’elemento di cui percepiamo la carenza. Ci sembra di avere troppo poco tempo in una giornata per fare tutte le cose che vorremo fare. Ma la verità è che non riusciamo mai a vivere pienamente nessun momento, neppure quelli apparentemente più positivi, perché siamo sempre assillati dalle preoccupazioni per il futuro o dal pensiero per ciò che ci è capitato. Siamo sempre di corsa per essere “presenti” ai nostri doveri, ma siamo sempre “altrove” con la mente.

E così, spesso, rinunciamo al nostro benessere e alla salute, posponendoli ad altri fattori sentiti come più cogenti: il lavoro, la carriera, la casa, i figli, i genitori. Tutti elementi essenziali e che danno valore vita, ma che trarrebbero più beneficio dalla possibilità di dedicarsi a essi con un atteggiamento più rilassato

La percezione di non avere abbastanza tempo, sommata ai mille alibi che la nostra pigrizia riesce a forgiare, ci tiene lontani da attività che, come lo yoga, potrebbero regalarci benessere a livello fisico e mentale, aiutarci ad affrontare la vita con meno ansia e a giostrarci con più equilibrio nei molteplici ruoli e compiti che ricopriamo.

Perché lo yoga, a volerne fare un’esperienza consapevole e non episodica, non sottrae tempo alle nostre vite, ma ne regala.

Come? Sollevandoci per un’ora, quella che passiamo sul tappetino, dallo scorrere tumultuoso delle nostre giornate e dall’avvicendarsi degli impegni, insegnandoci a sentire di più e a vivere nel momento presente, nel “qui e ora”.

“Cerco le qualità che non rendono
In questa razza umana
Che adora gli orologi
E non conosce il tempo”

(Svegliami, CCCP)

Durante la pratica degli asana l’attenzione è rivolta al nostro modo interno, è concentrata sul respiro e sui messaggi che riceviamo dal nostro corpo. Imparare a sentire il proprio fisico, percependone gli allineamenti nello spazio e le tensioni che lo bloccano, è il primo passo per poterci occupare fattivamente del nostro benessere. Focalizzare l’attenzione su queste sensazioni e sul fluire del respiro, calma e stabilizza la mente, l’allontana dalle tensioni e dalle preoccupazioni del quotidiano donandole un momento di tregua.

Quando siamo focalizzati nell’attimo presente, siamo centrati e in pace con ciò che sentiamo in noi e attorno a noi. Non c’è necessità di rincorrere preoccupazioni per il futuro o rinnovellare rimpianti per ciò che ormai è passato.

Alla fine della lezione ci ritroviamo magari stanchi, ma più calmi interiormente e meglio disposti nei confronti della vita. E’ questo che differenzia la pratica dello yoga dalla ginnastica, dallo stretching o dal pilates. A patto che sia un’attività condotta con consapevolezza, attenzione e qualità.

E’ un tempo “magico” quello che si passa sul tappetino: un tempo sospeso nel presente che ci allontana dagli affanni donandoci un po’ più di quiete e di stabilità. Elementi che, a loro volta, potranno essere molto utili nel dedicarci al lavoro, alla famiglia o alle altre occupazioni, con una ricaduta senz’altro positiva.

In seguito, attraverso una pratica costante e continua, impariamo a prolungare questo stato particolare generato dalla pratica trasportandolo nella vita di tutti i giorni, dove vivere “qui e ora” si tramuta nella volontà di non affannare la mente, di godere in pienezza di ogni istante della vita e di riconoscere il valore del tempo che dedichiamo a fare una qualsiasi attività, arricchendolo di amore, attenzione e della nostra presenza più completa.

Se l’inverno è quindi il momento in cui siamo invitati alla ricerca di maggiore intimità con noi stessi, la pratica dello yoga può rivelarsi uno strumento utile per ritrovare energia e una maggiore consapevolezza del nostro presente, preparandoci così al rinnovamento tipico della primavera.

boldrini speciale yoga  – MALPENSA24