Fagnano, più cari servizi scolastici e lampade votive. Forza Italia all’attacco

Due degli esponenti di Forza Italia, Giacomo Navarra e Angelo Saporiti che hanno salutato il partito

FAGNANO OLONA – «Il nuovo cda di Geasc non si è ancora insediato, ma questa amministrazione ha già deciso di mettere “le mani nel portafoglio” dei fagnanesi, mascherando gli aumenti dei servizi scolastici con la volontà di risanare l’azienda speciale». A sganciare la bomba, proprio alla vigilia del secondo consiglio comunale (in programma lunedì 29 novembre), è Forza Italia per voce del suo commissario Giacomo Navarra e del forzista Aneglo Saporiti. I quali sferrano l’attacco all’amministrazione Baroffio dopo aver tirato fuori la delibera di giunta in cui sono stati approvati gli aumenti dei buoni pasto di scuole primarie, dell’infanzia e del nido, il dopo scuola, il pre scuola, il servizio trasporto e il canone delle lampade votive cimiteriali.

La genesi dei problemi di Geasc

Il ritocco delle tariffe, per quanto riguarda il mondo della scuola, entrerà in vigore a partire dal prossimo settembre. «Però l’hanno approvato ora – spiega Saporiti – facendo passare il concetto che Geasc va risanata. Noi crediamo invece che non ci sia nulla da risanare. O meglio nulla di nuovo rispetto a un processo che, proprio l’amministrazione (di centrodestra) Roncari ha avviato e che è proseguito anche con Simonelli. Perché la verità e che le difficoltà di Geasc ebbero la loro genesi con l’amministrazione che ha preceduto Roncari». Certo, Navarra e Saporiti non fanno i nomi, ma la storia dice che il governo cittadino a cui fanno riferimento i due forzisti era quello guidato da Tino Rossi e che aveva come assessore al Bilancio Santi Di Paola, ovvero due esponenti politici fagnanesi molto vicini all’attuale maggioranza al Castello.

Gli aumenti in delibera

A esporre nel dettaglio gli aumenti sono i due forzisti. «Il trasporto della primaria passa da 40 a 50 euro, il dopo scuola da 50 a 60 euro e il pre scuola da 20 a 25 euro – spiegano – Per quanto riguarda la mensa di primaria e infanzia ogni pasto costerà 1 euro in più, mentre per il nido è di 50 centesimi. Insomma, un aumento ingiustificato soprattutto se si guarda al periodo difficile che tutte le famiglie stanno attraversando e se si pensa che le casse del Comune non sono certo in sofferenza. Oltre al fatto che non sappiamo il motivo di questa decisione e per quali progetti verranno destinati i rincari».

Il commento di chiusura è di Giacomo Navarra, il quale torna sulla vicenda del cognato del vicesindaco: «Non entro nel merito delle nomine del cda di Geasc. Sono questioni che competono al sindaco. Però sottolineo di nuovo quanto sia stato inopportuno nominare un parente stretto di un esponente politico, che tra l’altro siede in giunta e che ha le deleghe proprio alla partecipata. Insomma, non vorrei che al Castello aleggi lo spirito di Cetto La Qualunque».

La nota ufficiale

Sopra la sintesi dei concetti espressi da Forza Italia in un comunicato denso, il cui attacco è una dichiarazione di guerra: “Facciamo chiarezza”.

So che stiamo parlando della pagina in assoluto più nera della storia del comune di Fagnano, ma è corretto che si sappia come sono andate davvero le cose così da fare un p di chiarezza.
Dopo l’insediamento della nuova amministrazione si è iniziato a parlare un po’ a sproposito di Geasc. Abbiamo letto addirittura taluni commenti sui social che parlano di necessità di risanamento e del progetto di realizzare di video per spiegare la situazione.

Geasc gestisce una serie di servizi per conto del Comune, servizi per il quale il Comune delibera le tariffe, di fatto attuando, per il tramite dell’azienda, anche le “politiche sociali”, supportando i cittadini che usufruiscono di alcuni servizi (per esempio la mensa scolastica e l’asilo nido) contenendone i costi. Di fatto i fagnanesi pagano alcuni servizi ritenuti dall’amministrazione di particolare importanza per la cittadinanza assai meno di quanto costano a Geasc ed il divario di spesa viene coperto in fase di chiusura di esercizio dal Comune.

Il “caro” direttore

I veri problemi di Geasc, ormai di fatto superati, sono problemi ereditato dal passato quando spese folli, (c’era un direttore che costava 190 000 euro ogni anno) delle quali si potrebbe lungamente discutere, hanno portato l’amministrazione in carica nel 2008 (la stessa che aveva appoggiato e benedetto il trasferimento della sede dell’azienda in via Roma, con costi di ristrutturazione di un immobile di proprietà di un privato ben superiori a 300.000 euro) a prestare a Geasc l’ingente somma di 800 000 euro al fine di garantire liquidità ad una azienda che peraltro già necessitava di un contributo comunale ben superiore a 500 000 euro annui

L’inizio del risanamento

È solo con l’amministrazione di centrodestra guidata da Marco Roncari che si è iniziata una vera azione di risanamento dei conti. Tagliando costi importanti, eliminando sprechi e ottimizzando le risorse si è ridotto il contributo attualmente necessario per la gestione dei servizi assegnati a ca. 150/170 000 euro annui e nel 2011 si è iniziato a restituire l’importante prestito erogato dall’ente locale (ora ridotto da 800 a 240 000 euro ). Tutto questo mantenendo tariffe agevolate per i cittadini.

Cosa diranno i fagnanesi degli aumenti?

Quando la nuova amministrazione dice che vuole risanare Geasc fa comprendere che non ha proprio chiaro quale sia l’attività dell’Azienda Speciale di Fagnano. Non è comprensibile cosa vogliano risanare, se soldi stanziati servono per Geasc hanno come unico motivo quello di compensare tariffe di alcuni servizi deliberate con esclusiva finalità “sociale”. Non sarà forse che queste manfrine e queste false informazioni abbiano come unico scopo quello di giustificare le tariffe dei servizi recentemente alzate con delibera di giunta del 22/11 in maniera molto cospicua (1 euro di aumento ogni pasto mensa ad esempio) per liberare disponibilità di bilancio per altro rispetto al “sociale”. Cosa diranno i fagnanesi? Assisteranno passivi al maldestro teatrino che si vuol mettere in scena cercando di far passare una diminuzione del sostegno alle famiglie su servizi necessari, costosi ed imprescindibili, con la necessità di risanare la nostra azienda speciale?

Noi crediamo che un’azienda si possa far crescere affidandole incarichi remuneravi incrementando la platea a cui alcuni servizi di rivolgono (gestire ad esempio incassi bollette per più comuni gestire farmacie per comuni vicini urilizzando il know how che geasc già possiede).

Siamo sicuri che i fagnanesi non hanno le fette di salame sugli occhi come questa amministrazione forse pensa. Sicuramente i cittadini non meritano di essere presi in giro. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno nel vigilare sull’operato dell’attuale amministrazione preparandoci a smentire con fatti e numeri dichiarazioni e propositi di ogni eventuale “Pinocchio”.