Fagnano, l’asso nella manica di Baroffio per il Galfra: campo a 9 in sintentico

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FAGNANO OLONA – Galfra: fine della telenovela. C’è la soluzione che salva da un lato l’ampliamento del centro sportivo, dall’altro tutela monumento ai Caduti e parco delle Rimembranze. E anche gli alberi da sacrificare non saranno più 13, bensì solo 3. E’ questa in linea di massima la quadra che il sindaco Marco Baroffio ha trovato per porre la parola fine a uno dei progetti più controversi avviati dall’amministrazione precedente.

I primi dettagli dell’operazione

Ci vorrà ancora qualche giorno per scoprire nel complesso la soluzione trovata dall’amministrazione Baroffio per il Galfra. Soluzione che, come stava scritto nel programma di Siamo Fagnano, sarà provvisoria, poiché l’ambizioso obiettivo è quello di realizzare un nuovo centro sportivo.

Ma fermiamoci a quello attuale. Il nuovo campo si farà, non più a 11 bensì a 9. E sarà in sintetico. Inoltre è stato recuperato ulteriore spazio per evitare di “sconfinare” nella vicina area di rispetto cimiteriale. Sono stati sacrificati, infatti, anche le aree che nel progetto della precedente amministrazione erano destinate al pubblico. Un rimpicciolimento del terreno di gioco che salva la necessità della società sportiva di avere maggiori spazi, ma evita anche una serie di problematiche emerse nei mesi scorsi. Quella del taglio degli alberi ad esempio: non più 13 piante abbattute, ma solo 3. E anche i nuovi plinti, da poco posati per le torri faro verranno di fatto “segate” a raso e coperte. Poiché la rimozione costerebbe eccessivamente.

Modifiche che in linea di massima sono state valutate anche insieme alla ditta che ha iniziato i lavori. Inevitabile, infatti, che tra l’amministrazione e gli esecutori delle opere si aprisse un dialogo al fine di trovare una soluzione condivisa ed evitare così contenziosi che avrebbero allungato all’infinito la conclusione dei lavori.