Legionella a Fagnano, Moltrasi: «Nessun rischio generalizzato. Niente allarmismi»

FAGNANO OLONA – «Nessun rischio generalizzato sulla rete idrica del territorio di Fagnano Olona». Questo l’annuncio del vicesindaco, Gabriele Moltrasi, in seguito alle analisi effettuate da Ats dopo il caso di legionella riscontrato in paese.

Ats rassicura

Da quando lo scorso 8 febbraio si era diffusa la notizia di un caso di legionella a Fagnano Olona, probabilmente di un residente di via Piave, poi ricoverato all’ospedale di Busto Arsizio, in molti hanno iniziato a preoccuparsi di una possibile ripetizione del caso bustocco. Ma l’amministrazione, dopo i controlli svolti da Ats Insubria, assicura: «Non ci sono rischi generalizzati sulla nostra rete idrica».

Niente panico

«La nostra scelta di non fomentare allarmismi, soprattutto in questa situazione in cui spostamenti inutili e sovraffollamenti degli ospedali vanno assolutamente evitati, si è rivelata corretta», esordisce Moltrasi. «Vorrei anzi trasformare l’attuale attenzione dei cittadini su questo tema in un’occasione di formazione ed educazione, ricordando le buone pratiche per ridurre il rischio di diffusione della legionella presentate da Ats Insubria, che ringraziamo per la preziosa collaborazione».

Il vice di Fagnano ha quindi voluto ricordare che il contagio avviene per via respiratoria attraverso inalazione di piccolissime goccioline contaminate (vapore – aerosol) generate ad esempio rubinetti, docce, impianti di condizionamento, umidificatori, vasche per idromassaggio, piscine, bagni turchi, saune, fontane ornamentali e impianti d’irrigazione del giardino. «La legionellosi – spiega – non si contrae bevendo acqua e non si trasmette da persona a persona».

I consigli

Ecco allora alcuni semplici modi per tenere sempre sotto controllo l’impianto idrico.

  • Mantenere la temperatura dell’acqua dell’abitazione inferiore a 20°C (fredda) e superiore a 50°C (calda).
  • Fare scorrere l’acqua sia calda che fredda per 5 minuti dai sanitari del bagno (rubinetti, doccia) prima del loro impiego, quando non sono utilizzati per un certo periodo (dopo rientro dalle vacanze, abitazione di villeggiatura, seconda casa, ecc.).
  • Mantenere puliti e liberi dal calcare i soffioni delle docce e i filtri rompi getto dei rubinetti, eseguendone la manutenzione almeno 2 o 3 volte l’anno; in particolare, è importante che siano smontati, disincrostate le varie parti con prodotti anticalcare o aceto e poi disinfettate con candeggina.
  • Svuotare, disincrostare e disinfettare i serbatoi di accumulo dell’acqua calda (compresi boiler) almeno 1 volta l’anno.
  • È buona regola provvedere a una corretta manutenzione periodica (disincrostazione e/o disinfezione) di:
    attrezzature per idromassaggio umidificatori dell’ambiente condizionatori d’aria (anche dell’auto) fontane decorative apparecchi per aerosol e inalatori: i componenti che non si possono bollire vanno lasciati in ammollo con acqua fredda e soluzione disinfettante (tipo amuchina) per 90 minuti, risciacquati con acqua fredda e asciugati con un panno in microfibra; la mascherina e i tubicini per l’aerosol nasale sono personali, pertanto non devono essere utilizzati da tutti i componenti della famiglia che utilizzano l’apparecchio.
  • Eseguire una corretta gestione delle piscine gonfiabili, molto diffuse nel periodo estivo; in particolare, per il loro utilizzo in sicurezza, è indispensabile impiegare prodotti chimici a base di cloro e alghicidi, oltre a eseguire una pulizia meccanica con retina e spazzola aspiratrice.
  • Pulire e igienizzare a fondo le vasche per idromassaggio almeno una volta al mese con prodotti specifici o detergenti per lavastoviglie e candeggina. Non sono da utilizzare i detergenti che solitamente s’impiegano per la pulizia del bagno perché la schiuma prodotta potrebbe entrare all’interno delle bocchette e ostruire i tubi collegati alla pompa. Il circuito interno va pulito ogni 4/5 mesi dal calcare con acqua e candeggina fino a coprire i sensori e far partire il ciclo di bagno per almeno 15 minuti, poi svuotare la vasca e rieseguire l’operazione una seconda volta senza candeggina.
  • In caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni, evitare la realizzazione di reti idriche con tubature ove l’acqua possa ristagnare facilmente.

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