Fagnano, l’opposizione: «La maggioranza in crisi bigia il consiglio perché ha paura»

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FAGNANO OLONA – «Hanno paura e non hanno rispetto né dei consiglieri e neppure dei fagnanesi. La cosa assurda non sono le minoranze che convocano un consiglio, ma questa maggioranza che ancora una volta trova la scappatoia per non rispondere nell’adeguata sede istituzionale sui gravi problemi politici al suo interno».

Sono i capigruppo delle opposizioni a parlare. Ovvero Marco Baroffio di Siamo Fagnano, Paolo Carlesso di Fagnano Bene Comune e Walter Lomi del Movimento Cinque stelle, che oggi, lunedì 3 febbraio, hanno convocato una conferenza stampa per fissare alcuni paletti in vista del prossimo consiglio comunale. Convocato dalle opposizioni, ma che potrebbe venire disertato dalla maggioranza. O meglio da Lega e Fratelli d’Italia, due componenti di Più Fagnano che hanno già fatto sapere che non saranno presenti. Resta da capire come si comporterà Forza Italia con i suoi due consiglieri (Giacomo Navarra ed Elena Corio), il presidente del consiglio (Alessio Mannino) e l’assessore (Gabriele Moltrasi).

Il perché del consiglio

«La necessità di chiedere con urgenza un consiglio – dicono i referenti dei gruppi di opposizione – è dovuta dall’immobilismo di questa amministrazione. Ma anche dalle continue dichiarazioni delle maggioranza, rilasciate anche in sedi istituzionali, sulla crisi politica interna a Più Fagnano. Sono mesi che viene annunciato un rimpasto e ogni volta la maggioranza trova un motivo per rinviare ogni soluzione. Ecco forse è venuto il momento di dare risposte certe, tanto più che i problemi sono ormai evidenti da mesi. Anzi da prima delle elezioni».

Fiducia finita

Ma non solo. Questa convocazione arriva anche per mettere nero su bianco che la fiducia nei confronti della squadra che amministra è finita. Lo dice Lomi dei Cinque stelle: «Il credito che potevamo garantire alla giunta è esaurito. Finalmente nell’unica seduta di ottobre, se non ricordo male, si è potuto parlare di piccoli e grandi problemi della nostra Fagnano, ma al di là di questa piccola parentesi, ahimè, siamo dovuti nuovamente intervenire per rallentamenti e storture degli iter dedicati ai progetti che ad oggi potevano già essere in fase di svolgimento». Oltre che, è questi sono tra i passaggi più delicati e anche temuti dalla stessa maggioranza, per fare chiarezza su una serie di dichiarazioni rilasciate in consiglio da alcuni assessori, ma risultate alla luce dei fatti non corrispondenti alla realtà.

Ma quale trappolone

I capigruppo poi rispondono anche a chi, in maggioranza, sostiene che la convocazione del consiglio sia arrivata nel momento di massima difficoltà della giunta e della maggioranza, poiché priva in questo periodo della guida del sindaco Catelli. «Ma quale trappola – spiegano Baroffio e Carlesso – la realtà è che in questi primi mesi i trappoloni la maggioranza se li è sempre fatti da sola. E poi, anche in assenza del sindaco, l’amministrazione prosegue e i compiti del primo cittadino passano al vice. E agli assessori, i quali per rispetto delle istituzioni e dei fagnanesi che li hanno votati dovrebbero venire e dare in consiglio a dare le risposte». E sull’assenza annunciata: «Anche in questo caso il leghista Fabio Beltemacchi avrebbe potuto portare le sue motivazioni nella riunione dei capigruppo e spiegare i motivi che hanno fatto propendere Lega e Fratelli d’Italia a dare buca al prossimo consiglio». Insomma, il prossimo 11 febbraio le minoranze saranno presenti e compatte al Castello, dove potrebbe andare in scena un consiglio davvero surreale, nel quale la minoranza potrebbe diventare maggioranza e viceversa. Se così fosse, la politica fagnanese dimostrerebbe che a volte la realtà può superare la fantasia. Cosa che, visto l’andazzo degli ultimi 7 mesi, non sarebbe poi così improbabile.

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