Fagnano, pezzi di maggioranza censurano l’assessore Moltrasi per l’attacco a Farè

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La giunta di Più Fagnano

FAGNANO OLONA – «L’assessore Moltrasi non può mettere in dubbio l’autonomia e la professionalità di Marco Farè. Il quale dimettendosi ha preso una decisione che condividiamo». Questo è in sintesi il contenuto di una nota firmata da Fratelli d’Italia, una parte della Lega e il sindaco Elena Catelli.

Conto alla rovescia

L’emergenza sanitaria aveva solo congelato il timer nelle maggioranza. Ma dopo l’ultima commissione il conto alla rovescia ha ripreso. Forse anche in maniera più decisa rispetto a due mesi fa. E il gruppo che comanda al Castello è sempre più una polveriera. Ormai davvero sul punto di esplodere. In tantissimi pezzi. Anche perché malumori e spaccature non sono solo tra le varie componenti politiche di Più Fagnano, ma dentro i partiti stessi.

Lo conferma la genesi dell’ultima nota stampa (che qui sotto riportiamo) e che di fatto censura la presa di posizione dell’assessore di Forza Italia Moltrasi nei confronti di Marco Farè, presidente della commissione Urbanistica. Ad assestare la botta all’uomo che guida i Lavori pubblici non sono state le opposizione sfruttando argomenti amministrativi quali i pinguini refrigeranti per le scuole o le pensiline delle fermate degli autobus. Lo sganassone (in senso figurato e politico) a Moltrasi lo mollano gli alleati di governo. O meglio, certamente Fratelli d’Italia e, ma non tutta, la Lega. Solo una parte, perché qualcuno sul Carroccio dice: “Qui ormai non si sa neppure più chi sia della Lega”; e qualcun altro, pur non vedendo di buon occhio Moltrasi non intende nemmeno prendere le difese pubbliche del presidente della commissione Urbanistica. Anche il sindaco Catelli sottoscrive le parole della nota ufficiale.

La nota

I gruppi fagnanesi della Lega e di Fratelli d’Italia ringraziano l’architetto Marco Farè per il lavoro svolto nell’ultimo anno. La scelta delle dimissioni da presidente della commissione Urbanistica – a fronte di pesanti critiche sul suo presunto non allineamento a posizioni della giunta sui lavori pubblici da intraprendere per i finanziamenti regionali – è assolutamente condivisibile.

Non si può mettere in dubbio da parte dell’assessore Moltrasi e di alcuni consiglieri l’autonomia e la professionalità di un tecnico che ha solo espresso una propria idea progettuale tra l’altro in modo costruttivo e propositivo, come ha scritto anche il sindaco in un messaggio ai componenti della maggioranza.

Che la guerra (in campo aperto) abbia inizio

E’ evidente che le parole del comunicato stampa suonano come una raffica di colpi a palle incatenate contro Moltrasi (ma anche Alessio Mannino, che via chat non è stato tenero nei confronti di Farè). Colpi che, per come è messa la maggioranza, non verranno assorbiti in maniera composta. Tanto che nel fine settimane le chat non hanno risposato, anzi, più di un insider racconta di scambi di messaggi incrociati. Ma anche di ambasciatori che hanno provato a tessere tele per arrivare a riunioni pacificatorie prima fissate e poi disdette.

E, come se ce ne fosse bisogno, a mettere un pugno di sale su una situazione politica che sanguina, c’è anche la lettera di dimissioni di Farè, con tanto di motivazioni che non passeranno certo inosservate. Insomma è più di una sensazione: al Castello sia iniziata la guerra in campo aperto dopo mesi di guerriglia, imboscate e sgambetti. Tanto che già questa sera è stata convocata una mega riunione di maggioranza dove i partecipanti non si scambieranno certo fiori e cadeaux.

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