Fantozzi si prende la scena al Baff: svelato da Elisabetta Villaggio e Fabio Frizzi

BUSTO ARSIZIO – La figlia Elisabetta che lo ha raccontato in un libro e il compositore della “Ballata di Fantozzi”, il celebre motivetto che ha accompagnato i primi, leggendari, film della saga del ragioniere. Paolo Villaggio, ma soprattutto il suo alter ego Ugo Fantozzi, si è preso la scena del BA Film Festival, ieri, 9 novembre, tra la sala Monaco e il teatro San Giovanni Bosco. Protagonisti Elisabetta Villaggio, la figlia dell’attore genovese, e Fabio Frizzi, il compositore delle musiche di “Fantozzi” e “Il secondo tragico Fantozzi”, oltre che di tanti altri film popolari degli anni ’70.

Le rivelazioni

«Sono contenta che possa dare emozioni – dice di suo papà Elisabetta Villaggio – scrivendo questo libro mi sono resa conto che mi ha insegnato la ricerca della felicità perché la vita è una. Non l’ho mai visto lamentarsi, né depresso. Fantozzi è il suo alter ego, e lui sapeva che sarebbe ricordato come Fantozzi, più che come Paolo Villaggio». E poi tante rivelazioni, come quando Elisabetta ammette: «Io da piccola, paragonata a Mariangela, non ero tanto felice…». O quando ricorda la sua comparsata in “Fantozzi contro tutti” «vestita da sposa nella scena della Coppa Cobram», quella della celebre “trattoria Al Curvone”.

La saga di Fantozzi

«I miei preferiti della saga di Fantozzi? I primi tre – rivela Elisabetta Villaggio – poi effettivamente alcuni film li ha fatti un po’ “tirati via”, perché gli permettevano di firmare i contratti di altre produzioni. Ma va anche detto che lui era uno che doveva lavorare, era irrequieto, ha lavorato fino all’ultimo. Non voleva stare fermo, e sicuramente di scontri con i produttori ne ha avuti». Poi però è arrivato anche il Leone d’Oro, che «per lui ha significato la riabilitazione da parte della critica, dopo che aveva girato con registi come Fellini e Olmi. Avrebbe dovuto fare un altro film con Fellini, poi purtroppo se n’è andato».

I ricordi di Frizzi

«Paolo Villaggio non voleva fare la “Ballata di Fantozzi”, il film era finito senza. Poi lo convincemmo. E registrammo» racconta Fabio Frizzi, musicista e fratello del compianto Fabrizio. «Io ero un ragazzino, avevo 24 anni, quando ho scritto quella che poi è stata la sigla della mia esistenza come compositore: ricordo che in sala mixaggio mi piegavo in due dalle risate, non ci credevo che avessimo fatto una cosa così divertente. E alla prima di Fantozzi al Barberini mio papà, che era il distributore del film, capì subito dal primo giorno che il successo era clamoroso». Di Paolo Villaggio, Frizzi dice: «Per me è stata una persona di grande riservatezza e timidezza, geniale nel pensiero al punto da confondere il suo ruolo più importante con la profondità che nascondeva. Me lo porto nel cuore come una persona dolcissima, di grande tenerezza».

Fantozzi al Baff: in biblioteca il libro su Paolo Villaggio con la figlia Elisabetta

busto arsizio baff fantozzi frizzi villaggio – MALPENSA24