Fdi pigliatutto a Legnano. Tengono Pd e M5s, Calenda scavalca una Lega ai minimi

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LEGNANO – I risultati delle elezioni politiche aprono nuovi scenari nella politica legnanese. A partire dal successo annunciato, ampio e indiscutibile di Fratelli d’Italia, capace di pareggiare da solo (senza i partiti alleati) il risultato dell’intero centrosinistra alla Camera (nella foto, la neosenatrice Isabella Rauti in piazza San Magno durante la campagna elettorale). Un primato che il circolo cittadino “Carlo Borsani” farà certamente pesare negli equilibri interni al centrodestra cittadino, a partire dalle Amministrative 2025 per le quali Fdi aveva già dichiarato l’intenzione di esprimere il candidato sindaco della coalizione. Intenzione rafforzata dai modesti risultati di Forza Italia (al 7%) e soprattutto della Lega, arenatasi poco sopra l’11% e retrocessa a quarta forza politica nella città del Guerriero.

Rapporti da rivedere nel centrodestra

Insomma, dopo aver strappato consiglieri comunali all’uno e all’altro alleato, i meloniani legnanesi hanno eroso consensi anche fra i loro elettori. E i rapporti sui banchi condivisi dell’opposizione a Palazzo Malinverni potrebbero farsi più tesi di quanto già sono, specie con la Lega e la sua lista civica.

Sul terzo gradino del podio, dietro al Pd che ha sostanzialmente confermato il risultato di due anni fa alle Comunali attestandosi intorno al 20%, esordisce sulla scena Azione-Italia Viva, capace di andare in doppia cifra, come ambiva alla vigilia del voto, e di scavalcare proprio la Lega. Buona la performance anche dei Cinque Stelle, al 9%, di Verdi e Sinistra come di +Europa, entrambi sopra il 3% in città. Male gli altri, a cominciare dall’Italexit di Gianluigi Paragone, fra le liste cui sono andate le briciole.

Bettinelli: «Ripartiamo per un nuovo percorso»

Per la prima sconfitta fra i candidati in corsa alla Camera nel collegio dell’Alto Milanese, Sara Bettinelli del centrosinistra, «l’esito di queste elezioni riconosce nella coalizione di centrodestra il vincitore. Per quanto riguarda il nostro territorio – commenta a Malpensa24faccio i miei auguri di buon lavoro all’onorevole Laura Ravetto. Un grazie sentito ai 49.336 elettori che hanno deciso di sostenerci alle urne. Da qui si vuole ripartire per dare voce alle loro istanze e concretezza alle loro aspettative. Grazie agli amministratori, alle rappresentanze politiche territoriali e a tutti i volontari con cui abbiamo condiviso questa sfida.

«Queste settimane di campagna elettorale – aggiunge Bettinelli – sono state un’importante opportunità per confrontarsi con i cittadini e le diverse realtà territoriali, entrando in diretto contatto con le criticità, ma anche con le numerose potenzialità del nostro territorio. È un patrimonio che non andrà assolutamente disperso, ma il punto di partenza per un nuovo percorso, da fare assieme!».

Ferrazzano (Pd): «I numeri non si discutono»

«In questo momento – è il commento “a caldo” per Malpensa24 di Michele Ferrazzano, segretario Dem cittadino – ritengo si possa semplicemente prendere atto del risultato elettorale che sarà certamente oggetto di analisi e riflessioni. Bisognerà ovviamente ragionare sulle cause che lo hanno determinato. I numeri ovviamente non si discutono, ma possiamo dire che nonostante tutto a Legnano teniamo e questo ci conforta e ci stimola a continuare a lavorare come stiamo facendo, in particolar modo a sostegno della nostra giunta, rispondendo a quelli che sono i bisogni e le necessità della città e dei nostri cittadini».

Olgiati (M5s): «Altro che finiti, ancora tanto da dare»

Per Riccardo Olgiati, deputato uscente dei Cinque Stelle non rieletto, quello dell’M5s è «un risultato assolutamente oltre ogni aspettativa. Fino a 2 mesi fa ci davano per morti e sepolti, invece siamo un movimento che ha ancora tanto da dire e da dare alla politica italiana. Ci aspettano anni di opposizione che faremo in modo serio e costruttivo in un momento che si preannuncia come molto complicato per i cittadini italiani.

«Per quanto riguarda il mio risultato personale non rientrerò in Parlamento, cosa che già sapevo dal primo giorno in cui sono state fatte le liste poiché questa legge elettorale con le liste bloccate, che spesso ho criticato in passato, è una vera truffa ai danni dei cittadini che non possono scegliersi i propri rappresentanti. Il Movimento 5 Stelle, però, mi ha dato tanto e credo ancora molto in questo progetto, quindi ho fatto campagna elettorale dal primo all’ultimo giorno senza risparmiarmi. Sono sicuro che questo per me è solo un arrivederci dalle istituzioni».

Paparatto (Fi): «Berlusconi fa sempre la differenza»

«È stata una campagna elettorale breve e certamente difficile e complicata – osserva Roberta Paparatto, commissario cittadino di Forza Italia Legnano – specialmente a seguito di uscite di notevole peso dal nostro partito, dirottate verso il terzo polo, ma ancora una volta ciò che è emerso è come sia il presidente Berlusconi a fare la differenza. Forza Italia ha dimostrato dunque ancora una volta di essere essenziale nella coalizione e lo sarà all’interno del governo. In più il dato importante è come solo il centrodestra ha dimostrato di credere in una figura femminile e appoggiare la proposta del primo premier donna».

Sfondrini (Azione-Italia Viva): «È solo l’inizio»

«Un risultato sopra la media nazionale della nostra lista in un collegio difficile – si legge in un post di Andrea Sfondrini, candidato uninominale alla Camera di Azione-Italia Viva – Grazie a tutte le amiche e gli amici con cui ho lavorato in queste settimane affinché la nostra proposta politica potesse avere un risultato importante. Siamo stati ripagati degli sforzi. Ricordiamoci che quello di ieri è stato solo il primo passo. Dobbiamo prenderci cura di questo progetto politico e farlo crescere già per le prossime elezioni regionali».

Grattarola (Isp): «Milioni di cittadini senza voce»

«Italia Sovrana e Popolare, così come tutte le altre forze del dissenso, non siederà in Parlamento per decisione degli elettori – è l’analisi di Andrea Grattarola, candidato uninominale alla Camera di Isp – Le cause che hanno portato a questo epilogo vanno ricercate in primis nella mancata unione collettiva di tutte le forze sotto un unico simbolo. Se alcuni avessero messo da parte il proprio ego e accettato di fondersi in un unico comune denominatore, avremmo ampiamente superato lo sbarramento, come confermano i dati, e portato all’interno delle istituzioni la voce di milioni di persone che non hanno dimenticato che cosa il potere è in grado di fare in sprezzo ai diritti costituzionali.

«Altro dato su cui riflettere l’astensionismo, arrivato al 36%, mai così alto: segno che vi sono milioni di elettori scontenti della classe dirigente, a cui però non siamo riusciti a trasmettere la motivazione necessaria per tornare ad avere fiducia nella politica entrando a far parte di un sogno collettivo di cambiamento reale. Ringraziando tutti coloro che si sono adoperati a tutti i livelli per la raccolta delle firme, per l’organizzazione degli eventi della campagna elettorale, e ringraziando tutto il gruppo di Ancora Italia di Legnano, tutte le sezioni e soprattutto gli elettori che ci hanno dato fiducia, sono certo che per chi è mosso da spirito nobile, dal reale interesse di migliorare la società e il nostro Paese, questa non sarà affatto la fine. Ma solo un nuovo inizio».

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